Accelera la ricostruzione privata
del centro Italia ferito dal sisma 2016, sono oltre 5 mila i
cantieri aperti a fine maggio scorso. Con 3 mila decreti
concessione del contributo approvati. "Un obiettivo anche
superiore alle previsioni formulate all'indomani
dell'approvazione dell'Ordinanza 100, che ha modificato
radicalmente le procedure per l'ottenimento", sottolinea la
struttura commissariale che fa capo a Giovanni Legnini. I dati
sono stati illustrati durante la prima riunione in presenza del
coordinamento delle Anci coinvolte nel Sisma Centro-Italia 2016
con la presenza di Valeria Mancinelli, presidente di Anci Marche
e coordinatrice delle 4 Anci regionali coinvolte, i presidenti e
direttori delle Anci regionali Umbria, Lazio e Abruzzo, i membri
della cabina di coordinamento e, per conto della struttura di
Anci Nazionale, Antonio Ragonesi, responsabile Area Sicurezza e
Legalità. Secondo il report, nei primi 5 mesi del 2021 la
ricostruzione privata nei territori colpiti dal sisma del 2016
"ha infatti avuto un'ulteriore accelerazione rispetto al 2020,
che aveva già registrato una forte crescita delle domande di
contributo e dei decreti di concessione". A fine maggio "le
domande di contributo presentate dai privati per la
ricostruzione post sisma 2016 hanno superato quota 20mila (+5%
rispetto a dicembre 2020). In questo periodo è cresciuto
soprattutto il numero delle istanze approvate: al 31 maggio i
contributi concessi erano 9.888, quasi 3 mila in più rispetto a
fine dicembre dell'anno scorso (nell'intero 2020 le domande
approvate sono state 2.700)". A fine maggio, nelle quattro
Regioni del "cratere" erano attivi 5.065 cantieri della
ricostruzione privata, mentre 4.823 erano gli interventi già
conclusi, con il rientro a casa delle famiglie che abitavano gli
immobili, e delle imprese che vi svolgevano le loro attività.
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