A 20 anni dal 31 ottobre del 2002,
quando l'Italia piangeva "gli angeli di San Giuliano di Puglia",
27 bambini che, insieme alla loro maestra, morirono per il
crollo della scuola 'Francesco Jovine' proprio nella località
molisana, il Consiglio nazionale dei geologi, "quale unico
organismo nazionale di rappresentanza istituzionale della
categoria professionale, richiama l'attenzione sulla necessità
di ampliare le azioni volte alla prevenzione". Lo si legge in
una nota dell'Ordine. "Sebbene la ricostruzione abbia restituito
un tessuto urbano impeccabile dal punto di vista strutturale,
resta insanabile lo smantellamento storico, architettonico e
soprattutto sociale di una comunità che ha visto cancellare una
intera generazione dalle proprie anagrafe, macerie interiori che
restano indelebili nella memoria", dice il segretario Domenico
Angelone. E spiega come sia necessario continuare a ricordare e
eventi come quelli di San Giuliano di Puglia in quanto "le
azioni virtuose di soccorso alle popolazioni colpite da eventi
catastrofici, il ristoro per i danni subiti, l'impeccabile
ricostruzione non restituisce l'anima ai piccoli centri
disseminati lungo la catena appenninica, né ripristina quelle
relazioni interpersonali che affondano le radici nei centri di
aggregazione ricchi di storia e di cultura contadina", si legge,
infine.
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