"Il protocollo Italia-Albania
rappresenterà un modello, un deterrente che disincentiverà la
migrazione economica. Sarà un duro colpo per i mercenari della
clandestinità dorata e per tutte le organizzazioni criminali che
si alimentano con l'immigrazione clandestina, oltre che per le
Ong che troppo spesso violano il
diritto italiano". Così il senatore molisano Costanzo Della
Porta (Fdi).
"Perché la difesa dei confini è un diritto sacrosanto e non
un'opzione esercitabile a seconda dei casi - prosegue - Questo
provvedimento punta alla cooperazione con il paese adriatico
transfrontaliero ed esclude, nel pieno rispetto del diritto
internazionale, i minori, le persone vulnerabili, le donne in
gravidanza. È un protocollo complesso che prevede la creazione
di due aree, una portuale e una più interna, dove verranno
destinati i migranti. Il controllo dell'area interna sarà di
competenza italiana, mentre quello sulla esterna sarà di
competenza albanese".
Per Della Porta "il protocollo, insieme al decreto Cutro e al
piano Mattei, sono figli di una stessa visione che vede la
gestione del fenomeno migratorio al centro del programma
politico del Governo Meloni. Non a caso i dati del Viminale
degli ultimi mesi dimostrano che i flussi migratori sono
diminuiti del 30 per cento con picchi anche del 50 per cento. E
quando questo ultimo provvedimento avrà piena efficacia i numeri
scenderanno ancora, con buona pace dei soliti".
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