Torino "si vesta tutta di rosa, dal
centro alle periferie", per la partenza del Giro d'Italia, al
via sabato 8 maggio. E' l'appello di Uncem (Unione nazionale dei
comuni e degli enti montani).
"Non bastano gli stendardi affissi dalle Istituzioni, Comune
e Regione che investono su questa partenza con la crono
individuale dai Giardini Reali al Valentino, fino alla Gran
Madre, e domenica il via da Stupinigi. Torino si colori di rosa
prendendo esempio dai piccoli Comuni, dai centri montani. -
scrivono il presidente nazionale Marco Bussone e quello
piemontese Roberto Colombero - Pensiamo alla grande festa di
Lanzo, per il passaggio del Giro due anni fa. O a Usseaux e a
Sant'Anna di Vinadio. O ancora all'Alpe di Mera pronta per la
penultima tappa. Tutta rosa con la Valsesia. Non bastano la Mole
e qualche altra facciata con i riflettori rosa. Siano i negozi a
tingersi di rosa e le case, i balconi. Sia una festa vera della
città, con i cittadini che fanno rosa Torino. I giornali e tutti
i media rilancino questo appello. Che risuona nella città del
Motovelodromo e della storia del ciclismo, nella terra
piemontese dei grandi Campioni, da Coppi a Balmamion fino a
Fabio Felline e a Filippo Ganna. Torino - concludono Bussone e
Colombero - sia rosa da giovedì, con la presentazione delle
squadre, a sabato con la crono, non solo lungo il percorso di
gara, ma in tutta la città, compresi i quartieri periferici e
l'area del Sermig dove da mercoledì vi sarà il QuartiereTappa".
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