In Piemonte l'esperienza del Covid
ha portato un massiccio aumento dei posti di terapia intensiva a
disposizione. "Le terapie intesive attualmente sono 651 - ha
spiegato oggi nella commissione Sanità del Consiglio regionale
il coordinatore dell'Area sanitaria dell'Unità di crisi,
Emilpaolo Manno - e oltre un centinaio verrà attivato al più
tardi entro un anno".
"Alle 327 terapie intensive storiche - ha spiegato Manno - si
sono aggiunti 164 posti letto quiescenti che non derivano da
riconversioni ma dalla quota letti prevista nel Piano Arcuri e
da letti allestiti e non occupati nei vari ospedali, nonché da
160 posti letto funzionali predisposti e finanziati con fondi
regionali. Questo numero - ha rimarcato - dovrebbe permettere di
affrontare con relativa tranquillità la quarta ondata di
pandemia, dal momento che al 31 marzo 2020 (prima ondata) i
posti erano 459, al 22 novembre 2020 (seconda ondata) 414 e al
22 marzo 2021 (terza ondata) 364".
Manno ha spiegato che "dei pazienti Covid attualmente
ricoverati in degenza ordinaria il 67% non è vaccinato o ha
ricevuto una sola dose, di quelli in terapia intensiva non è
vaccinato o ha una sola dose il 70%, e il 30% restante è fatto
di pazienti con patologie pregresse".
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