A distanza di 1.650 anni dalla
sua morte, avvenuta nel 371, la Fondazione Museo del Tesoro del
Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli inaugura una mostra
dedicata a Eusebio, il primo vescovo di Vercelli e dell'intero
Piemonte. Da oggi fino al 18 dicembre è aperta nelle sale
espositive di piazza D'Angennes l'esposizione temporanea
"Eusebio e i suoi Vangeli. Le origini di una biblioteca",
recuperata dopo la mancata apertura dovuta alla pandemia.
La mostra ripercorre la storia della Biblioteca Capitolare, a
partire dal Codex Vercellensis Evangeliorum, conosciuto come
Codice A, il manoscritto della metà del IV secolo attribuito
dalla tradizione al protovescovo Eusebio. Attraverso una serie
di preziosi manoscritti viene ricostruita la figura del Santo
Patrono della città, focalizzando l'attenzione su tre grandi
aspetti dell'umanità di Eusebio: l'uomo di Chiesa, l'uomo di
cultura, l'uomo mortale. L'Evangeliario legato a Eusebio,
presente in mostra, è tra i manoscritti più completi arrivati ai
giorni nostri, ed è al centro di ricerche internazionali.
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