"I ragazzi devono andare a scuola e
la guerra deve rimanere fuori. Fare la settimana corta vorrebbe
dire cedere al fatto che la guerra entra anche a scuola, quindi
si trovino altre soluzioni". Così il presidente della Regione
Piemonte Alberto Cirio, a margine dell'inaugurazione dell'anno
scolastico all'istituto Leonardo Da Vinci a Torino, interpellato
sull'ipotesi della settimana corta a scuola come misura contro
il caro energia.
"Io vorrei inaugurare un anno scolastico normale per la prima
volta nella mia vita da presidente di Regione. Quindi mi auguro
di non dover immaginare settimane corte, cortine, cortissime -
dice -. Per un bambino di terza elementare oggi è come se fosse
il primo giorno di scuola, una scuola diversa. Quindi vorrei,
anzi voglio da presidente di Regione, per i ragazzi del Piemonte
un anno normale perché I bambini e i ragazzi non ne possono
nulla. Non ne potevano niente della pandemia - sottolinea - e
abbiamo dovuto sacrificare il loro diritto allo studio perché il
diritto alla vita veniva prima ed era giusto. Ma oggi il diritto
alla guerra non esiste - rimarca -, non è che uno può dire c'è
il diritto di fare la guerra per cui sacrifico la scuola dei
miei figli. I ragazzi devono andare a scuola - ribadisce Cirio -
e la guerra deve rimanere fuori. Fare la settimana corta
vorrebbe dire cedere al fatto che la guerra entra anche a
scuola, quindi si trovino altre soluzioni".
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