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Prosciutto veneto Dop in festa dall’8 al 19 maggio a Montagnana

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Prosciutto veneto Dop in festa dall’8 al 19 maggio a Montagnana

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Venturini (FI): “Una eccellenza assoluta del nostro territorio, frutto del lavoro e della sinergia di diverse realtà”

04 aprile 2024, 14:59

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(Arv) Venezia 4 apr. 2024 - La Capogruppo di Forza Italia a palazzo Ferro Fini, Elisa Venturini, ha presentato oggi la manifestazione ‘Prosciutto veneto Dop in festa’, in programma a Montagnana dall’8 al 19 maggio.

Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha introdotto la presentazione, porgendo i saluti istituzionali e ringraziando innanzitutto “la consigliera regionale Elisa Venturini per aver promosso e fortemente voluto, questo evento”.

“Se la qualità e la bontà del Prosciutto Veneto Dop sono note a tutti, forse è meno noto il fatto che la nascita del Consorzio di Tutela, avvenuta il 10 giugno del 1971 a Montagnana, con l’obiettivo di valorizzare il prodotto, ha una significativa coincidenza con la nascita delle Regioni – ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale - Il nome che allora venne scelto per il prosciutto fu infatti ‘Prosciutto Veneto’ e la scelta fu dettata proprio dalla volontà di definire un prodotto legandolo alla sua provenienza territoriale. Nel nome, all’epoca, si aggiunse anche il riferimento ‘Berico Euganeo’ con l’obiettivo di circoscrivere la zona geografica di produzione, che da disciplinare conta 3 province - Padova, Vicenza e Verona - per un totale di 15 Comuni e che vede nei monti Berici da una parte, più uniformi e con dolci pendii, e i Colli Euganei dall’altra, con i loro rilievi a cono, dare vita ad un’area in cui venti, temperature e un alternarsi di aria secca e umida rappresentano i tratti distintivi, fondamentali nelle fasi di lavorazione del prodotto”.

“Una delle battaglie più impegnative che devono affrontare i prodotti a marchio Dop, e lo sanno bene i Consorzi di Tutela, è quella relativa alla difesa del prodotto da fenomeni di contraffazione e italian sounding, che alimentano un mercato parallelo e illegale – ha posto l’accento Ciambetti - Conoscere nomi, zone di produzione, disciplinari e processi produttivi è certamente un impegno, ma è anche il modo attraverso il quale ciascuno di noi, nelle vesti di consumatore, può dare il proprio contributo nella difesa dei prodotti originali e di qualità. Dico questo perché il Prosciutto Veneto è nell’immaginario collettivo più noto come ‘Prosciutto di Montagnana’: un nome che non è mai stato ufficializzato e che rischia di ingenerare confusione tra i consumatori, nuocendo al prodotto stesso. Fatta questa debita precisazione d’obbligo, è con piacere che ritorno a Montagnana perché è la città in cui, dal 1998, a maggio di ogni anno, si tiene la Festa del prosciutto. Un appuntamento atteso e partecipatissimo, che non è semplicemente gastronomico, ma anche storico. Gli statuti cittadini di Montagnana, infatti, già nel 1366 avevano disciplinato in modo preciso le attività di allevamento, macellazione e vendita dei maiali, mentre un salto di qualche secolo in avanti ci porta ai primi del ‘900, quando è sempre Montagnana a dare vita, in novembre - mese in cui è tradizione uccidere il maiale – sia ad un fiorente mercato di mezzene, sia ad una loro esposizione che riservava premi in denaro per le migliori”.

“L’edizione 2024 della Festa del Prosciutto, insomma, è una prosecuzione ideale di un lungo percorso, punteggiato di riconoscimenti – ha ricordato il Presidente - Nel 1881, il Prosciutto Veneto riceve il primo premio all’Esposizione Nazionale di Milano e nel 1904 il diploma dal Crystal Palace di Londra, nell’ambito dell’International Food, Grocery and Allied Trades; nel 1981, la Legge n. 628 attesta il riconoscimento di origine tipica, mentre nel 1996 arriva il marchio Dop. In un contesto come quello odierno, in cui permangono forti criticità per la filiera, dall’epidemia di peste suina ai costi di produzione ancora elevati, alle difficoltà di accesso al credito, ai prezzi alti – su cui pesano fenomeni speculativi – che spingono i consumatori a ridurre i volumi nel carrello della spesa e a indirizzarsi verso prodotti più economici, a campagne sui pericoli per la salute derivanti dal consumi di carne ed insaccati, spesso veri e propri attacchi sferrati con scopi secondari non del tutto cristallini, vale la pena evidenziare l’alta qualità del Prosciutto Veneto e il lavoro instancabile e certosino svolto dal Consorzio per la tutela, la promozione e la valorizzazione di una delle eccellenze gastronomiche della nostra Regione”.

“L’importanza dell’evento è dimostrata proprio dalla presenza, oggi, del Presidente del Consiglio regionale del Veneto Ciambetti - ha esordito la consigliera Elisa Venturini – È un momento importante di valorizzazione di un prodotto, il prosciutto veneto Dop, artigianale e di grande qualità, che rappresenta un intero territorio. Dietro a questa eccellenza gastronomica, infatti, c’è una storia, tradizioni, persone, tanto lavoro, sudore e sacrifici. Ci sono numerose realtà territoriali che hanno saputo fare sinergia tra loro. Un territorio che ha una grande biodiversità e che, proprio grazie alle sue particolari condizioni geologiche, morfologiche e climatiche, riesce a produrre tante cose buone, di cui il prosciutto veneto Dop è un esempio mirevole. Dodici giorni di festa a cui si affiancano tante manifestazioni di carattere sociale, iniziative che coinvolgono tutti i sensi e consentono alle persone di vivere importanti esperienze. Non dobbiamo limitarci a degustare un prodotto, perché sarebbe riduttivo. Dobbiamo inserirlo in una realtà esperienziale ed emozionale più ampia. Per valorizzare sempre più un territorio che merita di essere riscoperto”.

Gian Paolo Lovato, sindaco di Montagnana, ha ricordato che “la nostra città ospiterà la Festa del prosciutto veneto Dop, sperando di tornare ai fasti del 2022, quando è stata registrata una significativa affluenza di persone, che ha sfiorato le 150 mila presenze. È un momento importante di valorizzazione di un territorio, attorno a Montagnana, che va dai Colli Euganei ai Berici, fino al Veronese, che ha veramente tanto da dire, pieno di ricchezze storiche, artistiche e culturali. Vi assicuro che il nostro prosciutto è apprezzato ovunque e vale proprio la pena di degustarlo. E speriamo nel bel tempo…”.

Elisa Rossetto, assessore al Commercio e Attività produttive Comune di Montagnana, ha posto l’accento sull’artigianalità del nostro prosciutto, che rappresenta un importante volano per il turismo e il commercio, attirando tantissime persone. Il territorio offre molte eccellenze, enogastronomiche, culturali e artistiche, di cui siamo estremamente orgogliosi. La Festa del prosciutto rappresenta quindi una preziosa vetrina per promuovere il nostro prosciutto e la realtà territoriale”.

Attilio Fontana, presidente del Consorzio ‘Prosciutto Veneto Dop’, maestro artigiano, ha evidenziato come “gli investimenti fatti negli ultimi anni stanno producendo risultati in termini di presenze turistiche, attratte dalla Festa del prosciutto veneto, la cui produzione stabile è nata circa ottocento anni fa, nella zona di Lozzo Atestino e di Valbona, dove un tempo c’erano paludi e le vicine saline di Noventa Vicentina: quindi, le condizioni ideali per lavorare e conservare il prosciutto. Siamo arrivati alla 24^ edizione della Festa, che costituisce la migliore vetrina possibile per promuovere il nostro prodotto d’eccellenza. Dobbiamo sfruttare le ricchezze del nostro territorio. Chi verrà a Montagnana per degustare il nostro prosciutto, avrà la garanzia assoluta della qualità del prodotto: tutte le aziende presenti esporranno il loro marchio e saranno quindi spinte a offrire il massimo”.

Elena Donolato, Amministratore Delegato di Mark Co & Co, partner e organizzatore dell’evento, ha parlato degli aspetti organizzativi della Festa. “Le 150 mila presenze registrate, provenienti anche da fuori Regione, abbracciando tutto il Nord Est, sono frutto di mirate campagne pubblicitarie. Ci piace molto collaborare con il territorio e creare sinergie tra le diverse realtà enogastronomiche: quest’anno, la città di Piacenza porterà una sua tipicità, ovvero i tortelli. E i nostri prosciuttifici saranno aperti al pubblico. Non mancheranno, infine, momenti ludici e di aggregazione”.

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