Tener viva la memoria "della barbarie
nazista", con l'augurio che "una maggiore conoscenza e una più
piena consapevolezza di ciò che è avvenuto aiutino a combattere
l'intolleranza e il pregiudizio che mettono in pericolo anche
oggi la convivenza civile". Anche i circa 25mila Testimoni di
Geova pugliesi celebreranno il 27 gennaio la 'Giornata della
Memoria' per ricordare le vittime del nazismo. L'omaggio sarà
per "I dimenticati dalla Storia: migliaia di testimoni di Geova
tra le vittime della persecuzione nazista".
Come viene ricordato in una nota, tra i Testimoni di Geova
italiani che finirono nei campi di concentramento nazisti c'era
Salvatore Doria, originario di Cerignola (Foggia).
Nel 1940 Salvatore Doria fu arrestato e condannato a 11 anni di
reclusione dal Tribunale Speciale fascista. Mentre era detenuto
nel carcere di Sulmona, fu deportato in Germania, prima a Dachau
e poi nel campo di Mauthausen, da dove fu liberato nel 1945
all'arrivo degli americani. La sua salute, soprattutto psichica,
fu gravemente compromessa dalla terribile esperienza dei campi.
Morì nel 1951, a soli 43 anni.
I Testimoni furono tra i primi "ad essere mandati nei campi di
concentramento, dove portavano un simbolo sull'uniforme: il
triangolo viola". Dei circa 35.000 Testimoni presenti
nell'Europa occupata dai nazisti, più di un terzo, viene
sottolineato, "subì una persecuzione diretta. La maggior parte
fu arrestata e imprigionata. Centinaia dei loro figli furono
affidati a famiglie naziste o mandati nei riformatori".
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