Alberto Farina, 71 anni, è stato
riconfermato segretario regionale della Fnp Cisl, la Federazione
dei pensionati della Cisl. Farina è stato votato nel congresso
regionale che si è svolto al T Hotel di Cagliari.
Originario di Bulzi, ma gallurese d'adozione, affronta così il
suo secondo mandato alla guida del sindacato dei pensionati, il
più rappresentativo dell'intera Cisl. "La mia riconferma
rappresenta la prosecuzione di un impegno importante: dare voce
e rivendicare soluzioni per le istanze delle categorie più
fragili, come quella dei pensionati - spiega Farina -. La Cisl
Fnp continuerà a chiedere le protezioni sociali a tutela dei
diritti più importanti, come quello ad avere una sanità
adeguata. Servono interventi immediati per garantire cure
efficienti. Non è più rinviabile una legge sulla non
autosufficienza. Auspichiamo che la Regione cambi metodo e inizi
ad ascoltare le istanze di chi rappresenta intere categorie".
In questi anni la Cisl Fnp si è impegnata per mantenere alta
l'attenzione sul dramma vissuto dalle donne vittime di violenza.
I dati dimostrano che il numero dei femminicidi è in aumento ed
è anche per questo che la federazione dei pensionati Cisl, sotto
la guida di Farina, ha deciso di posizionare una sedia con un
drappo e un mazzo di rose rosse davanti al tavolo dei relatori
in ogni incontro pubblico. E' la sedia della donna che non può
più urlare la propria sofferenza. "E' necessario mettere in
campo strumenti efficaci di tipo normativo e culturale -
sottolinea il segretario regionale della Fnp Cisl -. Bisogna
intervenire anche sul piano educativo e in ambito scolastico".
Al congresso ha preso parte, oltre al segretario generale della
Cisl sarda, Gavino Carta, il segretario nazionale della Fnp
Cisl, il quale ha rimarcato il problema di dialogo con la Giunta
regionale, più volte sottolineato nel corso del congresso. "In
Sardegna la politica si sta dimostrando sorda alle proposte del
sindacato: nei prossimi giorni, anche attraverso il percorso
congressuale, incalzeremo la Regione per arrivare a un confronto
costruttivo - sottolinea Ragazzini -. Da questa crisi nessuno
esce da solo, la povertà aumenta, la disoccupazione colpisce,
soprattutto in determinate aree del Paese, anche i più giovani.
La Cisl sta costruendo con il Governo Draghi opportunità di
discussione serie e costruttive, scegliendo appunto la strada
del confronto e non dello scontro".
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