"In nemmeno quattro giorni l'appello
a candidare Rosy Bindi a Presidente della Repubblica ha superato
le 10mila firme. Un risultato di assoluto rilievo se si pensa
alla tenacia con cui la sua candidatura è stata giudicata
"impossibile" da tanti osservatori e aspiranti protagonisti
della partita per il Quirinale. Il fatto che partendo dal nulla
organizzativo, senza pubblicità sui media e ovviamente senza
denari, ma solo con un passaparola spontaneo si sia arrivati a
questo numero di sottoscrittori - cui si aggiungono altrettanti
registrati sulla pagina Facebook - indica una diffusa volontà di
vedere candidare alla massima carica dello Stato persone che
abbiano fatto qualcosa di importante e faticoso per il proprio
Paese, persone che abbiano meritato sul campo. Non per nulla tra
i sottoscrittori vi sono molti autorevoli esponenti del più
impegnato mondo associativo italiano, a partire da don Luigi
Ciotti. Tra le candidature di prestigio, dunque, c'è, è
possibile, anche quella di Rosy Bindi. Ben altre sono quelle
impossibili. E' un appassionato invito al sistema politico a
"giocare alto" in un momento tanto importante per l'interesse
del Paese". A dirlo è il professor Nando Dalla Chiesa che ha
lanciato la petizione nei giorni scorsi per la candidatura di
Bindi al Quirinale; la sua firma è stata subito seguita, tra gli
altri, da quelle di nomi autorevoli come Armando Spataro,
Luciano Canfora, Claudio Fava.
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