(di Gina Di Meo)
La letteratura è un mondo al
maschile. Lo ha rivelato una ricerca svolta dalla Viterbi School
of Engineering della University of Southern California che ha
portato alla luce tutta la disparità di genere che esiste nei
libri quando si tratta della rappresentazione dei personaggi.
La ricerca ha usato l'intelligenza artificiale per passare
al setaccio circa tremila libri in lingua inglese e i risultati
hanno evidenziato che i personaggi maschili prevalgono quattro
volte in più rispetto a quelli femminili mentre quelli
transessuali o non binari sono in gran parte assenti. I generi
letterari analizzati vanno dall'avventura, alla fantascienza, ai
gialli, ai romanzi d'amore.
"Il pregiudizio di genere è un fatto reale - ha spiegato
Mayank Kejriwal, tra gli autori della ricerca - e quando si
vedono le donne quattro volte in meno in letteratura, si ha un
impatto subliminale (a livello inconscio, ndr) sui consumatori
culturali. Quantitativamente abbiamo svelato un modo indiretto
in cui il pregiudizio esiste nella cultura".
Lo studio ha usato l'applicazione 'Named Entity Recognition
(NER)' per identificare la specificità di genere dei personaggi
individuando, tra gli altri fattori, i pronomi maschili e
femminili. I ricercatori hanno anche esaminato quanti personaggi
femminili erano quelli principali.
Si sono presentate tuttavia delle difficoltà per i casi che
non rientravano nella binarità di genere. L'intelligenza
artificiale infatti non è stata in grado di stabilire se
'essi/loro' si riferiva ad un plurale o ad un individuo non
dicotomico. Di fronte alle critiche che Ia ricerca ha ignorato i
generi non dicotomici Kejriwal ha aggiunto che secondo lui sono
completamente soppressi in quanto non sono stati trovati molti
individui transessuali o non dicotomici.
Per quanto riguarda inoltre le caratteristiche dei
personaggi maschili e femminili, i dati hanno rivelato che alle
donne sono associati aggettivi come 'debole', 'amabile',
'carina' e a volte 'stupida'. Mentre nel caso dei personaggi
maschili si ricorre a parole come 'potere', 'forza',
'leadership', 'politica'.
Infine i ricercatori hanno sottolineato che la discrepanza. tra
personaggi maschili e femminili è minore quando le autrici sono
delle donne. Le scrittrici donne tendono infatti a
rappresentarsi molto di più rispetto agli uomini.
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