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Il Mercante di Venezia in scena al Manzoni di Milano

Il Mercante di Venezia in scena al Manzoni di Milano

Amore, magia, vendetta, lontano dagli stereotipi

MILANO, 06 maggio 2024, 15:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Denaro, sangue, amore e magia, tra scontri etici e interreligiosi, sono gli ingredienti de "Il mercante di Venezia" di William Shakespeare, adattamento e regia di Paolo Valerio, in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 7 al 19 maggio.
    Una produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, insieme al Centro Teatrale Bresciano e al Teatro de Gli Incamminati, lo spettacolo propone al pubblico questioni come il valore dell'amicizia, l'avidità, la vendetta, l'amore e l'odio.
    Franco Branciaroli interpreta Shylock, ebreo e usuraio, al quale si rivolge Antonio, interpretato da Piergiorgio Fasolo, ricco mercante veneziano, per armare un'impresa per mare. In cambio, in caso di fallimento, dovrà dare una libbra della sua carne.
    Nel mezzo uno scontro tra ebraismo e cristianesimo, dove Antonio chiede a Shylock di convertirsi, e questo ultimo odia il primo perché cristiano. C'è l'amore e c'è la magia, con Porzia (Valentina Violo) che cerca uno sposo capace di risolvere un enigma degli scrigni di famiglia.
    "Ci sono tematiche legate all'attualità - ha spiegato il regista Paolo Valerio -: l'ebreo e il cristiano, dove l'ebreo è condannato alla conversione, l'amore e il denaro che spesso si confondono e il confondersi dei ruoli maschili e femminili.
    Nella nostra versione, Shylock è votato alla vendetta: lui non rappresenta gli ebrei, ma un uomo cattivo, un ebreo cattivo".
    Il regista ha poi puntualizzato: "Putin è un russo cattivo, ma i russi non sono cattivi. Non vogliamo che si associ a questo ebreo un'immagine generalizzata". In questa versione, ha concluso il regista, "tutti i nostri personaggi sono ambivalenti, hanno rapporti ambivalenti, una umanità particolare, fragile e non generica".
    Porzia, che si traveste da avvocato per aiutare Antonio ad uscire dall'empasse, è emblema delle "donne che gestiscono il filo di questa commedia - ha sottolineato Valerio -. Porzia guida costantemente questa commedia e gli uomini di questa rappresentazione".
   

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