Si salva solo Piazza Affari (Ftse
Mib +0,15%), unica borsa positiva in Europa grazie al balzo di
Unicredit (+10,55%) sui livelli pre-pandemia nel giorno del
Piano Strategico al 2024. Madrid perde lo 0,52% e Londra lo
0,4%, mentre Francoforte e Parigi cedono lo 0,3%. Negativi i
futures Usa in attesa delle richieste di sussidi, delle scorte
di magazzino e delle vendite all'ingrosso Oltreoceano. Balza a
137 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento
annuo dei titoli decennali in calo di 1,2 punti all'1,01%, di
nuovo sopra la soglia dell'1%.
Il nuovo calo del greggio sotto i 72 dollari (Wti -1% a 71,62
dollari al barile), frena i petroliferi Bp (-1,8%), Eni (-1,5%),
Shell (-1,24%) e TotalEnergies (-1,1%). Bene gli automobilistici
con Porsche Holding (+1,66%), in vista di un possibile scorporo
di Porsche Ag da Volkswagen (+1,15%). Acquisti anche su Daimler
(+0,83%) e Renault (+0,58%), mentre frenano Ferrari (-0,98%) e
Stellantis (-0,97%).
Deboli i produttori di microprocessori Stm ed Infineon
(-1,25% entrambe) insieme ad Asml Holding (-1,2%), mentre si
muovono in controtendenza Nordic Semiconductor (+0,6%) ed Ams
(+0,42%). In ordine sparso le banche. Corre Mps (+4%) favorita
dal rinvio della revisione del rating da parte di Moody's,
seguita da Bper (+0,95%). Cauta Banco Bpm (+0,38%), fiacca
Intesa (-0,02%). Deboli NatWest (-1,71%), Barclays (-1,58%) e
Lloyds (-1,55%).
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