Seduta pesante a Piazza Affari con
il listino milanese che, al pari delle altre Borse europee,
sconta le incertezze sullo sbocco della crisi ucraina in un
contesto già complesso per via della corsa dei prezzi e del
conseguente avvio di politiche restrittive da parte delle banche
centrali.
Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell'1,1% mentre lo spread
Btp-Bund si è ridotto a 160 punti base, con il rendimento del
decennale italiano sceso di ben 7 punti, all'1,83%, in un
contesto di fuga dal rischio e acquisti generalizzati per i bond
sovrani.
A Milano, la peggiore tra le principali Borse europee, le
vendite si sono concentrate su Bper (-4%), oggetto di
alleggerimenti dopo la corsa dell'ultimo periodo, Iveco (-3,5%),
Nexi (-3,1%), Tenaris (-2,8%) e Saipem (-2,8%), al lavoro per
definire la manovra finanziaria necessaria a riequilibrarne il
bilancio.
Male anche le banche e le assicurazioni, tra i titoli
peggiori in Europa assieme agli energetici: Unicredit ha perso
il 2,7%, Mediobanca il 2,4%, Intesa l'1,9%, Generali l'1,8%,
Banco Bpm l'1,2%. Tra gli industriali in affanno Interpump
(-2,1%), Leonardo (-2%) e Stellantis (-1,9%), che sconta i dati
sulle immatricolazioni e il taglio delle stime di Equita. In
controtendenza Atlantia (+1%), Recordati (+0,7%) e Ferrari
(+0,6%) nel giorno della presentazione della monoposto che
correrà nel prossimo campionato di F1.
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