Il fundraising, "necessario per
incrementare le opportunità di investimento sulle pmi", è tra le
priorità di intervento individuate dal consiglio direttivo di
Aifi (Associazione Italiana del private equity, venture capital
e private debt), che ha nominato le nuove commissioni, tra cui
quella Tax & Legal, che vede a capo il presidente Innocenzo
Cipolletta. "Se in Italia si replicasse quanto avvenuto in
Francia, dove il mercato ha avuto un salto dimensionale nel
2004, quando un protocollo di intesa del ministero dell'Economia
con le associazioni di categoria assicurative ha garantito una
loro maggiore presenza nel private capital, si potrebbe avere
una crescita degli investimenti nelle pmi" si legge in una nota.
"Nel nostro Paese, tale best practice insieme a politiche su
misure fiscali incentivanti, come un credito di imposta legato
all'investimento in fondi alternativi - sostiene l'Aifi -
potrebbero invertire la rotta sulla difficile fase della
raccolta".
"Un ruolo importante - prosegue l'associazione italiana di
private equity - può averlo anche il risparmio del clientela
privata "di fascia alta" e per questo l'Aifi chiede la riduzione
della soglia minima d'investimento in fondi riservati, da 500 a
100mila euro. Ciò allineerebbe il nostro contesto normativo a
quello degli altri Paesi europei". Un accento infine sui piani
di risparmio a lungo termine: "L'emanazione delle norme di
dettaglio sui Pir alternativi renderebbe più chiaro il quadro
degli incentivi così come la proroga del credito di imposta
introdotto a valere per il 2021".
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