Assoutenti replica a Fiepet
Confesercenti che oggi ha negato i rincari dei prezzi del caffè
affermando che i listini sono rimasti fermi negli ultimi 4 anni.
"Altro che listini fermi, e Confesercenti viene smentita sia
dal Mimit, sia dall' Istat - spiega il presidente Gabriele
Melluso - L'apposito osservatorio sui prezzi del ministero ha
certificato infatti come nelle singole province italiane la
tazzina del caffè servita al bar sia aumentata senza sosta a
partire dal 2021, al punto che oggi, solo considerando le
principali città, i rincari dei listini sono nell'ordine del
+15%. Stesso andamento rilevato dall' Istat, che ha registrato
nell'ultimo biennio aumenti medi dei prezzi del +9% nei bar
italiani: +4,4% nel 2022, +4,6% nel 2023.
Negare che l'espresso al bar sia rincarato in modo sensibile
negli ultimi anni vuole dire non solo prendere in giro milioni
di italiani che ogni giorno consumano caffè nei bar della
Penisola, ma anche che, probabilmente, Confesercenti non conosce
i listini praticati dai propri associati, e forse avrebbe fatto
meglio a tacere. Siamo comunque disponibili ad aprire un tavolo
di confronto con gli esercenti per illustrare loro gli
innegabili rincari e studiare misure per calmierare i listini",
conclude Melluso.
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