E' stato durissimo il transito di
Ian, uragano di categoria 3 della scala Saffir-Simpson, sulle
regioni occidentali di Cuba, con un bilancio ancora provvisorio
di due morti, la paralisi completa dell'erogazione di energia
elettrica su tutto il territorio nazionale e gravi danni alle
infrastrutture edilizie e produttive, e ai raccolti di tabacco.
Durante la notte, trascorsa al buio dai cubani, il ministero
cubano dell'Energia, scrive l'agenzia di stampa Prensa latina,
ha annunciato che "due impianti termoelettrici hanno ripreso a
funzionare, dopo l'eccezionale condizione di '0 generazione di
elettricità', associata alla complessa situazione meteorologica
causata dall'uragano Ian", che si dirige ora verso la Florida.
Vari tralicci della rete elettrica sono stati abbattuti dalla
forza del vento che insieme a piogge battenti aveva raffiche di
quasi 200 km/h, per cui squadre di tecnici sono al lavoro per
ristabilire la normalità del servizio fra la giornata odierna e
domani.
Il presidente della repubblica Miguel Díaz-Canel si è recato
nella provincia di Pinar del Rio, la più colpita dell'isola, per
incontrare le autorità locali e incoraggiare la popolazione che
ha dovuto affrontare "una esperienza terribile". In questa
circostanza ha appreso che una donna ed un uomo sono morti per
crolli nelle loro abitazioni.
Via Twitter il capo dello Stato ha ribadito che "il danno
causato da Ian è enorme, e non è stato possibile ancora
quantificarlo. Gli aiuti stanno già arrivando da tutto il
Paese".
Díaz-Canel ha infine confermato che la provincia di Pinar del
Río è il "territorio che più è stato devastato", aggiungendo
che, ugualmente, le province di "L'Avana, Artemisa e Mayabeque,
e in misura minore l'Isola della Gioventù" presentano situazioni
di emergenza.
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