(ANSAmed) - TUNISI, 10 GIU - La Tunisia sta lavorando, in
collaborazione con l'Organizzazione dell'Onu per l'alimentazione
e l'agricoltura (Fao) e con diversi paesi del Mediterraneo, per
preservare il corallo rosso nel Mediterraneo attraverso un
programma di ricerca volto a raccogliere tutti i dati sulle
popolazioni di corallo esistenti e sulle specie minacciate e
alla creazione di un database sul corallo rosso nel Mare di
Nostrum.
Secondo un comunicato stampa della Commissione Generale della
Pesca per il Mediterraneo (Gfcm) della Fao, questo database, che
verrà creato nel 2022 con il completamento del programma,
aiuterà a determinare le misure di gestione più appropriate per
la conservazione del prezioso corallo rosso nel Mediterraneo.
Il Programma di ricerca sul corallo rosso del Mediterraneo,
che terminerà nel dicembre 2022, è stato avviato nel marzo 2020
dalla Fao, attraverso la Gfcm, con l'obiettivo di raccogliere
informazioni sulle specie prioritarie e fornire consulenza ai
funzionari dei paesi mediterranei. Nell'ambito di questo
programma, il ministero tunisino dell'Agricoltura, delle risorse
idrauliche e della pesca e l'Istituto nazionale di scienze e
tecnologie marine (Instm) collaborano dal 2020 con istituti di
ricerca, università e ministeri di Algeria, Croazia, Spagna,
Francia, Grecia e Italia per rafforzare la ricerca scientifica e
la raccolta dati sul corallo rosso nel Mar Mediterraneo.
Inoltre, la Fao, attraverso la sua Commissione Generale per la
Pesca nel Mediterraneo, sta lavorando con la Tunisia e altri
paesi per rafforzare il controllo e il monitoraggio delle
attività di pesca, mentre si adopera per mantenere la raccolta
del corallo rosso a un livello sostenibile. «Non si tratta solo
delle comunità che pescano corallo; esistono generazioni di
persone legate alla pesca, lavorazione e commercio dei coralli.
Dobbiamo sostenere queste comunità in modo che questo sia
sostenibile a lungo nel futuro», afferma Kim Friedman, Senior
Fishery Resources Officer presso la Fao.
Il corallo rosso è un bene prezioso fin dalla preistoria.
Tracce di questo variopinto organismo sono state trovate nei
siti archeologici di tutta Europa e per secoli ha adornato
l'arte religiosa, le sculture, gli ornamenti e i gioielli. Si
può trovare in tonalità che vanno dal rosa pallido al rosso
intenso e il corallo di alta qualità viene venduto fino a 6 000
dollari (circa 5 000 euro) al chilogrammo. Alcune preziose
specie di corallo, incluso il corallo rosso, sono ora
riconosciute come vulnerabili a causa di una serie di cause, tra
cui l'innalzamento della temperatura del mare, l'inquinamento
delle acque e la raccolta incontrollata. Insieme al cambiamento
climatico, questi problemi minacciano la sopravvivenza a lungo
termine del corallo rosso e di molte altre specie acquatiche nei
nostri mari e oceani sempre più vulnerabili. (ANSAmed).
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