I Musei Reali di Torino svelano -
450 anni esatti dopo i primi acquisti dei Savoia - le opere più
antiche delle collezioni d'arte e archeologia. Apre al pubblico,
il 19 febbraio, la Galleria Archeologica, un'inedita sezione
dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico. Un suggestivo
allestimento permanente, con un percorso che si articola in
dieci sale, per le collezioni del Museo di Antichità, al piano
terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale. Più di mille opere,
alcune mai esposte prima: reperti provenienti dalla Mesopotamia,
statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari
etruschi e fenici. Materiali che compongono uno straordinario
scrigno di testimonianze pervenute al Museo di Antichità in più
di quattrocento anni di storia, grazie al collezionismo di Casa
Savoia e alle scoperte di studiosi, esploratori e imprenditori.
Una occasione per riportare l'Archeologia al centro dei Musei
Reali, svelando un capitolo fondamentale della storia dei Savoia
a Torino. "Questo nuovo allestimento riporta alla luce opere di
inestimabile bellezza e valore storico. E' solo l'inizio di un
importante ripensamento di un percorso che vuole essere sempre
più omogeneo e capace di raccontare, in un'unica narrazione,
tutte le diverse anime dei Musei Reali" spiega Enrica Pagella,
direttrice dei Musei Reali. "È un museo straordinario, che parla
a tutti, inclusivo - aggiunge Massimo Osanna, direttore generale
dei Musei del Mibact -. Spesso musei come questo sono concepiti
da archeologi per archeologi e sono percepiti come poco
interessanti dalla società. Una collezione impressionante, una
delle più importanti d'Italia e non solo".
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