Un tuffo nella vasca sacra con tutte
le sue meraviglie, le statue, le monete, gli ex voto. E tanti
oggetti che racconteranno le loro storie insieme con quelle
delle persone che li hanno donati, uomini e donne, matrone e
imperatori che su questa vasca si sono affacciati per affidare
all'acqua il loro futuro. A San Casciano, anticipa all'ANSA il
dg musei del MiC Massimo Osanna, il palazzo cinquecentesco che
accoglierà le 24 statue in bronzo e tutto il tesoro emerso dallo
scavo del Bagno Grande punta ad aprire al pubblico al più
presto. Se tutto andrà liscio addirittura "entro un anno",
almeno le prime sale, assicura.
Con l'ok del demanio che è arrivato in queste ore le
procedure per l'acquisto del Palazzo dell'Arcipretura nel centro
storico del borgo toscano sono entrate nel vivo. Lo spazio è
quello giusto: tre piani fuori terra oltre ad un grande
seminterrato e ad un locale esterno, in tutto circa 500 metri
quadrati, che la Curia vende per 650 mila euro. Per
l'allestimento c'è già un primo progetto scientifico messo a
punto proprio da Jacopo Tabolli dell'Università per stranieri di
Siena che guida la missione, con il direttore di scavo Emanuele
Mariotti e Ada Salvi della soprintendenza. E la soluzione
immaginata dagli archeologi unita alle idee del direttore Osanna
sembra promettere già da ora un'esperienza fuori dal comune.
"Niente di già visto", assicura il dg, quello di San Casciano
"sarà un museo contemporaneo, con un'esposizione dei reperti
sempre fluida e in divenire, capace di proporre nel tempo
narrazioni diverse". L'idea è di articolare il percorso sui tre
piani, partendo dal paesaggio e dalle storie di territorio per
poi trovarsi al primo piano in un contesto immersivo, quasi
appunto si entrasse nel tepore ribollente della grande vasca
sacra con le offerte in bronzo, quelle vegetali, gli ex voto. Al
piano ancora superiore lo sguardo si sposta dall'interno
all'esterno, è il momento dell'emersione dall'acqua. Ed ecco che
si presenta il mondo al di fuori del santuario, raccontato per
esempio dalle monete. Ma anche dagli strumenti della medicina,
daòla lingua delle iscrizioni, dalle offerte vegetali con i loro
misteri in parte ancora da sciogliere.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA