Una cinquantina di pescatori di
Viareggio (Lucca), hanno protestato stamattina sotto la sede del
Consiglio regionale a Firenze per chiedere la rapida risoluzione
dell'insabbiamento del porto cittadino che sta impendendo loro
di svolgere l'attività della pesca. I manifestanti hanno portato
cassette piene di sabbia e mostrato striscioni con scritto 'La
sabbia non paga le bollette', 'vogliamo fatti, non polemiche',
ed hanno avanzato richieste di ristori per i mancati giorni di
lavoro. L'iniziativa è stata organizzata dalla cooperativa
Cittadella della pesca di Viareggio con il sostegno di Impresa
pesca Coldiretti.
"L'imboccatura del porto di Viareggio è da molti anni
un'infrastruttura non adeguata alla nostra città e al nostro
nome - ha spiegato Alessandra Malfatti, presidente della
Cittadella della pesca -. Con gli eventi atmosferici di novembre
la situazione si è aggravata. Oggi siamo a manifestare perché da
mesi non ci viene garantito il diritto di lavorare in
sicurezza". Il comparto della pesca di Viareggio, ha poi
precisato, "conta 39 imbarcazioni a strascico e un centinaio di
barche da piccola pesca per circa 200 persone impiegate a
bordo". Presente al presidio anche Francesco Cianciulli,
direttore Coldiretti di Lucca, che ha spiegato come "da novembre
il porto ha ricevuto troppa sabbia e i pescatori non possono più
uscire, e questo ha provocato anche qualche incidente con anche
spese in più a carico dei pescatori". Per cercare di risolvere
il problema dell'insabbiamento del porto, ha aggiunto, "c'è una
draga a lavoro, ma l'intervento prosegue in modo intermittente
quindi è necessario l'intervento di un'altra draga per
accelerare i tempi e risolvere il problema al più presto". Una
delegazione è stata poi ricevuta dall'assessore regionale
Stefano Baccelli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA