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Toscana punta al raddoppio della potenza geotermica

Toscana punta al raddoppio della potenza geotermica

Assessore regionale Monni: "Governo, basta incertezze"

FIRENZE, 06 ottobre 2022, 14:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Toscana punta al raddoppio della potenza geotermica in tempi brevi. A Earth, fiera dell'innovazione tecnologica in campo ambientale in corso a Firenze, l'assessora regionale all'ambiente Monia Monni fa chiarezza sulla posizione dell'amministrazione regionale e chiede un deciso intervento del Governo, invitando a rompere l'attuale situazione di "non decisione" per arrivare già nel 2030 ad un incremento di 200 MW di potenza.
    "In Toscana la geotermia è la regina delle rinnovabili - ha detto Monni -: è sicura, non influenzata dal meteo e rappresenta un'occasione di crescita per l'intero territorio. Non possiamo perdere il treno del raddoppio della potenzia geotermica da installare in Italia al 2050 e, da subito, dobbiamo lavorare per arrivare ad un incremento di 200MW al 2030". Attualmente sono 34 le centrali geotermoelettriche in Tocana, per una potenza installata netta di circa 760 MW (totale 916MW). La produzione elettrica annua da fonte geotermica è pari a circa 5,6 miliardi di chilowattora che, complessivamente soddisfano quasi il 34% del fabbisogno energetico della regione, equivalente ai consumi di oltre 2,1 milioni di famiglie italiane. Questa percentuale sale al 70% se si considera la sola produzione da rinnovabili.
    "Il Governo - chiarisce l'assessora - deve uscire dall'incertezza e metterci nelle condizioni di centrare gli obiettivi fissati sull'energia da fonti rinnovabile fin dalla fine di questo decennio. Le strade sono due: mettere la Regione nella condizione di fare subito le gare, vista la scadenza delle concessioni al 2024, consentendo comunque il riconoscimento degli investimenti che devono essere fatti oggi senza tentennamenti, oppure prorogare le concessioni dialogando con l'Unione Europea con un sano senso di pragmatismo, necessario in questo difficile momento storico. Questa situazione di non decisione comporta solo decadimento, anche ambientale, della risorsa geotermica. Non vi sono soluzioni intermedie, anche perché ogni strada che blocchi lo sviluppo della geotermia in Italia e in Toscana troverà la nostra più ferma opposizione".
   
   

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