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Pechino: Visintin, temevo di non farcela,miracolo dei medici

Pechino: Visintin, temevo di non farcela,miracolo dei medici

'Ero favorito a Sochi, ma questa volta sapevo di avere chance'

YANQING, 10 febbraio 2022, 10:31

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Aspettavo questa medaglia da otto anni: a Sochi 2014 arrivai da favorito e poi fui eliminato nei quarti, anche a PyeongChang 2018 è successo la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po' meno favorito, ma sapevo di avere buone chance". Così Omar Visintin, prima medaglia italiana olimpica nello snowboardcross maschile col bronzo a Pechino 2022.
    "Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte - dice ancora l'azzurro che esamina la sua gara a mente fredda, poi raggiungere il podio è cosa diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci il risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadre dove siamo fortissimi e in lizza per un'altra medaglia".
    Visintin spiega poi che "non essendo il più forte su una partenza molto tecnica, dove ogni piccolo errore ti costa tanto tempo, ho pensato di passarla in sicurezza per prendere i miei rischi successivamente. Sapevo - aggiunge -di avere la possibilità di recuperare terreno e posizioni".
    E pensare che due mesi fa, dopo la brutta caduta in Coppa del Mondo del 10 dicembre scorso, la sua presneza a Pechino sembrava a rischio. "Sì, l'infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata - ricorda Visintin -, perchè ho pensato di dovere rinunciare alle Olimpiadi. Invece, la Commissione medica della Fisi è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo", conclude l'azzurro.
   
   

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