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La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti in Trentino

La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti in Trentino

Colpito presidente Consorzio bonifica, forse ritorsione

ROMA, 16 marzo 2024, 16:31

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

Oltre mille piante di vite tagliate nella notte da ignoti. Forse un atto vandalico, forse una minaccia o una ritorsione per il proprietario dei vigneti, Luigi Stefani, noto imprenditore agricolo trentino, già assessore comunale a Mezzocorona e attuale presidente del Consorzio trentino di bonifica. L'uomo ha presentato denuncia alle forze dell'ordine. È successo in Trentino, nelle campagne tra Mezzocorona e Roveré della Luna, in località Piovi.
    Complessivamente sono state recise 1.255 viti di Pinot grigio doc, in due diversi appezzamenti distanti circa duecento metri l'uno dall'altro.
    "Hanno preso di mira vitigni giovani, che hanno 4-5 anni di vita, utilizzando una forbice a batteria incorporata: si vede perché c'è un taglio netto", ha raccontato Stefani al quotidiano l'Adige. L'agricoltore dice che il danno, che ammonta a circa 15.000 euro, è stato causato da "qualcuno di esperto, da gente del mestiere".
   

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