"È necessario coniugare la
diffusione della nuova tecnologia con l'ambiente e il paesaggio.
Per questo è imprescindibile cercare soluzioni poco impattanti
per il territorio e per la comunità, che mantengano la sicurezza
dei cittadini": lo sostiene la capogruppo regionale del Partito
democratico, Simona Meloni, annunciando la presentazione di una
interrogazione sul tema delle nuove antenne per le
telecomunicazioni chiedendo alla Giunta di conoscere "il numero
di tralicci o pali comprensivi di antenne installati in tutto il
territorio regionale dal 2013 al 2021 e negli ultimi sei mesi.
Si chiede anche quante pratiche per l'installazione di antenne
siano pervenute ai Comuni e quante autorizzazioni sono state
erogate. Infine si evidenzia l'idea di un report con cadenza
periodica sul tema".
"La diffusione del 5G - spiega Meloni in una nota della
Regione - permette un collegamento ultraveloce ad internet e
connessioni fra oggetti di uso comune. Per garantire tali
prestazioni occorre realizzare una fitta dislocazione di mini
celle, le cosiddette micro, pico e nano celle. Questo comporta
però problematiche di varia natura: elevati costi di apparati e
collegamenti con le macro celle, scavi e aspetti legali relativi
all'accesso ai vari siti e agli elementi dell'infrastruttura
urbanistica come lampioni, tralicci, tetti di proprietà pubblica
o privata. Gli operatori di telefonia e comunicazione puntano
alla diffusione di questa tecnologia, funzionale alla
commercializzazione di molti prodotti elettronici".
"Questo contesto - continua Meloni - si innesta in un
territorio come quello umbro, dove molte aree sono meta del
turismo lento, sia locale che estero. L'installazione di antenne
spesso alte 30 metri potrebbe risultare di grande impatto. In
Umbria la legge che regolamentava il settore era la 31 del 23
dicembre 2013, che affidava ai Comuni l'adozione di regolamenti
per l'installazione di questi impianti. Su proposta
dell'assessore allo Sviluppo economico, tale provvedimento è
stato modificato nel 2021 puntando a 'semplificare ed eliminare
ostacoli all'installazione e alla manutenzione delle antenne',
come disse l'assessore. Di fronte allo snellimento delle
procedure, sono aumentate esponenzialmente le richieste di
installazione e per questo si impone una riflessione sulla
tutela dei territori e cittadini".
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