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Regione: rinvio in commissione per Pdl Fora sulla natalità

Regione: rinvio in commissione per Pdl Fora sulla natalità

"C'è anche un'altra proposta della Lega"

PERUGIA, 26 gennaio 2022, 16:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha deciso di rinviare in Commissione la proposta di legge del consigliere Andrea Fora (Patto Civico) relativa agli interventi a sostegno della natalità, della famiglia e del welfare aziendale, con la motivazione che la norma finanziaria dell'atto risulta non più aggiornata.
    In Aula, Fora ha ricordato che "c'è anche una proposta presentata successivamente alla mia da parte della Lega, ma quello che serve è dare risposte e servizi, non piantare bandierine politiche, occorre costruire il futuro di una regione che per troppo tempo non ha sostenuto la natalità e le famiglie.
    Avevo chiesto quindi di trattare tali tematiche in Commissione, confermando il mio approccio collaborativo perché è urgente intervenire in favore della famiglia. Eppure il giorno dopo che la mia proposta, ormai da lungo tempo presentata, è stata iscritta in Aula, la Lega ha indetto le audizioni in Commissione sulla loro proposta di legge, con la conseguenza che ci ritroveremo a condurre audizioni simili sugli stessi contenuti e convocando due volte gli stessi soggetti, perché le due proposte non sono state riunite in una trattazione unica, in quanto la Lega non vuole un percorso condiviso".
    "Una decisione sbagliata - ha osservato Fora, secondo quanto riferisce la Regione - perché, con un percorso di condivisione, l'intera Aula sarebbe stata coinvolta, invece anche il tema della famiglia diventa divisivo. Sarete dunque giudicati sulla vostra reale capacità di incidere su questi temi".
    Sulle procedure da seguire, la vicepresidente Paola Fioroni (che oggi ha guidato l'Assemblea) ha specificato che il voto in Aula non sarebbe stato possibile a causa della norma finanziaria che risulta non più aggiornata, poiché si riferisce a un bilancio precedente. Da qui il rinvio in Commissione.
    Illustrando la legge in Aula, Fora ha spiegato che l'atto "si focalizza sul tema della natalità legato a quello della famiglia. Una proposta che intende arginare il drastico e costante calo delle nascite in Umbria sostenendo le famiglie con interventi economici e legislativi. Insieme ad esperti ed associazioni ho elaborato le misure e gli interventi per provare ad invertire il trend negativo regionale".
    "Appare necessario - ha sottolineato - uno strumento normativo che disciplini interventi a sostegno della natalità ed in particolare impegni la Regione a perseguire: la valorizzazione delle funzioni sociali della famiglia; il riconoscimento e sostegno delle funzioni svolte dalla famiglia; il riconoscimento dell'alto valore della maternità e paternità coscienti e responsabili; la rimozione degli ostacoli di ordine sociale, culturale ed economico che impediscono le nuove nascite, l'adozione e la vita della famiglia, prevenendo situazioni di particolare disagio, povertà o esclusione sociale, ivi comprese quelle conseguenti a provvedimenti giudiziari afferenti la separazione o il divorzio, perseguendo una inclusione attiva volta al superamento delle varie situazioni di disagio; la tutela e promozione della vita fin dal concepimento e in tutte le sue fasi offrendo, alle famiglie e in particolare ai genitori, sostegni economici, servizi e un contesto socio-culturale idoneo; la tutela del diritto di un minore ad una famiglia tramite interventi a sostegno della genitorialità adottiva; il sostegno alla famiglia nell'opera di educazione dei figli e nella formazione della loro personalità in tutti i suoi aspetti psicologici, sociali, relazionali e culturali; la promozione e sostegno della genitorialità in tutte le sue forme; la promozione nel territorio sportelli informativi capaci di essere dei punti di riferimento per i vari bisogni delle famiglie, in collaborazione con le aziende unità locali socio-sanitarie e con i consultori familiari, valorizzandone i servizi di assistenza a famiglie e futuri genitori".
    La legge prevede "interventi a sostegno della natalità mediante assegni, interventi a favore delle famiglie con figli minori di età rimasti orfani di uno o di entrambi i genitori; un intervento specifico a favore delle famiglie monoparentali e per i genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica; un intervento generale a favore delle famiglie monoparentali e di genitori separati e divorziati e gli interventi per la conciliazione dei tempi educativi e il lavoro.
    La proposta di legge inoltre promuove e rilancia il welfare aziendale indicando in maniera puntuale i membri dell'osservatorio regionale, e soprattutto prevedendo premialitá per le aziende che adottino politiche di welfare aziendale volte a sostenere la maternità e la conciliazione tra cura e lavoro".
    "Altra caratteristica molto innovativa - ha spiegato il promotore - è l'introduzione in Umbria della 'valutazione di impatto familiare', uno strumento molto importante per orientare le politiche familiari previste in ogni settore, secondo criteri di differenziazione e proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e alla sua condizione economica. La Regione, attribuendo a questo strumento un'importanza strategica per il perseguimento delle finalità della legge, promuove intese con gli enti locali per estendere la valutazione di impatto familiare alle politiche settoriali di loro competenza e ai relativi atti di programmazione, assicurando il pieno coinvolgimento dei sindaci tramite il Consiglio delle autonomie locali".
    Paola Fioroni (Lega), nel corso del suo intervento ha precisato che "la richiesta di audizione della Lega è datata aprile 2020, mentre Fora non lo ha fatto. Le proposte di legge che escono dalla Commissione sono di solito condivise, mentre Fora ha manifestato la volontà di mandare in Aula la legge, non c'è stata nessuna forzatura. Quando richiederà le audizioni di suo interesse, saranno concesse. Noi non facciamo solo propaganda, come dice lei, ma sono molte le misure messe in atto per sostenere le famiglie nei percorsi scolastici, nei centri estivi, nei corsi di studio. Il tema è che manca un sistema strutturato di risposta alle esigenze causate dal problema della denatalità, delle coppie che vanno via da questa regione".
    "Il nostro progetto di legge - ha spiegato Paola Fioroni - è stato presentato in maniera diversa, il suo è a sé stante; noi proponiamo una modifica del Testo unico per quanto concerne le politiche familiari".
   

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