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In Prima commissione le modifiche allo Statuto dell'Isuc

In Prima commissione le modifiche allo Statuto dell'Isuc

Lavori anche su bollo auto storiche e politiche Ue

PERUGIA, 05 febbraio 2024, 17:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita a palazzo Cesaroni (Perugia) per approvare alcune modifiche dello statuto dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea. Relatore in Aula sarà il presidente Nicchi. Inoltre i commissari hanno proseguito l'esame dell'iter della proposta di legge, presentata dai consiglieri Stefano Pastorelli, Paola Fioroni (Lega) e Daniele Nicchi (Misto) sulla riduzione del bollo auto per le auto storiche. Infine è stata illustrata la proposta di legge firmata dai consiglieri Daniele Carissimi (Lega), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto), Thomas De Luca (M5S), Eleonora Pace (FdI) e Fabio Paparelli (Pd) "Modificazioni alla legge regionale '11/2014' - Disposizioni sulla partecipazione della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea - Disciplina dell'attività internazionale della regione".
    La modifica dello Statuto dell'Isuc - è detto in un comunicato della Regione - si sono rese necessarie per adeguarlo alle modifiche di legge. In particolare le novità riguardano la possibilità di delega che consente ad ogni avente diritto al voto di farsi rappresentare nell'espressione del voto, con delega scritta, da un altro socio presente alla riunione dell'Assemblea e che partecipa al voto. Non è ammesso il cumulo di più di due deleghe. Altra modifica allo statuto è la possibilità di collegarsi da remoto alle riunioni. In questo modo la partecipazione in modalità telematica è equiparata alla partecipazione in presenza fisica. Si tratta, hanno spiegato gli uffici di Palazzo Cesaroni, di modifiche organizzative che consentono con maggiore facilità ed economicità l'approvazione di atti fondamentali per il funzionamento dell'Istituto.
    Inoltre la commissione ha ascoltato le istruttorie tecnico-normativa e tecnico-finanziaria degli uffici dell'Assemblea legislativa sulla proposta di legge di Pastorelli, Fioroni (Lega) e Nicchi (Misto), che intende ridurre l'importo annuale pagato dai proprietari di autoveicoli e motoveicoli, con età di costruzione/immatricolazione compresa tra 20 e 29 anni, classificati di interesse storico e collezionistico in possesso del relativo certificato.
    Attualmente essi pagano il bollo auto dimezzato. L'atto intende togliere anche il restante 50%, seguendo l'esempio di altre regioni come Emilia Romagna e Lombardia.
    Infine il primo firmatario Carissimi (Lega) ha illustrato ai commissari la proposta di legge sulla partecipazione della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche europee. Carissimi ha spiegato che l'atto nasce come risultato delle modifiche approvate dalla Commissione Statuto, da lui presieduta, in particolare all'articolo 25 sui rapporti con l'Unione europea. Lo Statuto rimanda al regolamento interno, sul quale la Commissione sta lavorando. Serve comunque intervenire anche su alcuni aspetti della legge 11/2014. Questo provvedimento la riformula in diversi punti per renderla aderente alla riforma statutaria e per correggere storture che rendono inefficace il ruolo della Regione e dell'Assemblea in questo ambito.
    In particolare il testo interviene su diversi punti per regolamentare le tempistiche e dare un nuovo ruolo per l'Assemblea legislativa e per la Prima commissione, affinché possa assumere funzioni anche in sede referente. Il provvedimento introduce la novità che entro il mese di gennaio di ogni anno, l'Assemblea legislativa esamina il programma di lavoro della Commissione europea per l'anno in corso ed approva un atto di indirizzo ai fini della partecipazione della Regione alla formazione della normativa dell'Unione europea. In sostanza è stato tolto dalla sessione europea l'esame del programma di lavoro, prevedendo che venga esaminato entro il mese di gennaio, con un atto di indirizzo contenente le linee programmatiche che si intendono seguire.
    L'atto punta a semplificare la partecipazione della regione alla fase ascendente nella formazione delle leggi europee, dando alla commissione il potere deliberante, con la possibilità di fare osservazioni che non devono andare in Aula ma che vengono deliberate direttamente. Viene preservato il ruolo della Giunta di fare direttamente osservazioni. La procedura attuale è molto farraginosa - conclude la nota - e questo provvedimento vuole semplificarla.
   

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