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Provvedimenti a tutela e sostegno del settore agricolo umbro

Provvedimenti a tutela e sostegno del settore agricolo umbro

La Seconda commissione approva una nuova Proposta di risoluzione

PERUGIA, 29 febbraio 2024, 16:00

Redazione ANSA

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Dopo la riunione nel pomeriggio di ieri, durata oltre sei ore, la Seconda commissione consiliare regionale, presieduta da Valerio Mancini, ha votato all'unanimità dei presenti (Mancini, Castellari, Puletti, Rondini-Lega, Bettarelli-Pd e De Luca-M5s), una nuova Proposta di risoluzione contenente "Provvedimenti a tutela e sostegno del settore agricolo umbro" che verrà posta al voto dell'Aula nella riunione della prossima settimana.
    Accolte sostanzialmente - spiega la Regione - tutte le modifiche e le integrazioni proposte dell'assessore Roberto Morroni (presente nella prima parte della riunione) e illustrate dal dirigente dell'assessorato, Franco Garofalo, a cui si sono aggiunte altre indicazioni di alcuni commissari ed altri soggetti presenti in audizione: rappresentanti di organizzazioni di categoria (Fabio Rossi-presidente Confagricoltura e Matteo Bartolini-presidente Cia) ed alcuni imprenditori agricoli.
    Un primo documento di indirizzo, votato anche in quella circostanza all'unanimità dei presenti, la commissione lo aveva licenziato lo scorso 16 febbraio (https://urly.it/3-czc) e portato al voto dell'Assemblea legislativa nella seduta del 20 febbraio dove l'assessore Roberto Morroni, però, dopo la presentazione del documento, aveva chiesto il rinvio in commissione per apportare alcune modifiche che lo stesso assessore anticipò già in Aula. (https://urly.it/3-czb).
    Il dispositivo del nuovo documento di indirizzo - spiega un comunicato della Regione - prevede importanti e molteplici impegni per la Giunta regionale.
    Particolare attenzione è stata da tutti riservata anche alle premesse contenute nel documento, dove molteplici sono state le modifiche proposte dall'assessorato, poi integrate al testo originario. Viene quindi ribadito che l'agricoltura riveste in Umbria un ruolo di rilievo sia dal punto di vista sociale, economico, ambientale e paesaggistico.
    "Il lavoro degli imprenditori agricoli umbri - si legge nel documento di indirizzo - consente la produzione di eccellenze enogastronomiche locali che hanno raggiunto fama internazionale incentivando, così, lo sviluppo dell'Umbria anche dal punto di vista turistico. Anche il settore agricolo - viene osservato - ha subìto le pesanti ripercussioni conseguenti alla pandemia da Covid-19 e allo scoppio della guerra in Ucraina e in ultimo la crisi nel Canale di Suez. Le attività portate avanti dai governi regionali, e in particolare dall'assessorato all'Agricoltura, nel corso di questa legislatura, hanno consentito nello specifico di: salvaguardare i livelli della dotazione finanziaria spettanti all'Umbria sia nei due anni di trascinamento (2021-2022) della precedente programmazione che della nuova programmazione (2023-2027); rafforzare la struttura amministrativa dell'assessorato che ha consentito di velocizzare i pagamenti in favore delle imprese (le domande di sostegno delle misure a superficie ricevono i relativi pagamenti entro lo stesso anno, circostanza mai verificatasi in precedenza) e di elevare il livello della spesa liquidata, in favore delle imprese, portandola nel 2022 a 138 milioni di euro e nel 2023 a 143 milioni di euro rispetto ad una media degli anni precedenti che si attestava intorno a 105 milioni di euro; attivare linee di intervento tese a favorire processi di modernizzazione del tessuto agricolo regionale e la sua capacità produttiva e a valorizzare la redditività (prima fra tutte la spinta per la nascita delle filiere corte e dell'attenzione al tema della qualità delle produzioni)".
    Si prende anche atto della volontà esplicitata e dei conseguenti impegni assunti dall'assessore all'Agricoltura in occasione del Tavolo verde, svoltosi il 9 gennaio 2024, relativamente alla definizione di strumenti finanziari per consentire un uso più efficace delle risorse del Csr, tenuto conto delle difficoltà rappresentate dalle imprese con il sistema del credito, nonché all'introduzione di forme di prestito a breve termine per supportare le imprese ad alleviare le problematiche di liquidità che si riscontrano nel sistema. Si prende atto anche della decisione del governo nazionale in merito ad una più leggera reintroduzione dell'Irpef sui redditi agrari e dominicali che prevede l'esenzione per quelli al di sotto dei 10mila euro e una riduzione del 50 per cento per i redditi fino a 15mila euro. Si prende quindi atto del fatto che "le misure messe in campo dall'Unione europea e dal Piano strategico nazionale appaiono insufficienti a sostenere il settore agricolo, che stanno mettendo in ginocchio gli imprenditori agricoli, non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi dell'Unione". Una sottolineatura viene riservata al sensibile aumento dei prezzi delle materie prime causato, in particolare, dalla crisi energetica e dal conflitto tra Russia e Ucraina. Si prende poi atto della discrasia dei prezzi che relegano le imprese del settore agricolo ad un ruolo subalterno nell'ambito della dinamica dei mercati e vengono considerate le problematiche emerse e approfondite nel corso dell'audizione dei rappresentanti del mondo agricolo regionale svolta dalla Seconda Commissione lo scorso 31 gennaio, oltre all'insostenibile aumento del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime.
    L'atto verrà illustrato all'Aula dal presidente della commissione, Valerio Mancini, che a margine della riunione ha ringraziato tutti gli intervenuti per la partecipazione attiva alla stesura del documento, dicendosi convinto che le proposte e quindi le indicazioni contenute nello stesso potranno intervenire per alleviare le molteplici criticità che stanno interessando il mondo agricolo e su cui tutti siamo chiamati ad intervenire con iniziative e misure capaci di dare risposte precise e concrete".
   

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