"Per prevenire e curare la
dipendenza da gioco d'azzardo la Regione Umbria, dopo aver
costituito e rafforzato il sistema dei servizi sanitari per la
prevenzione e la cura, vuole incidere in maniera più intensa
sulla costruzione di alleanze, valorizzando e potenziando in
primo luogo l'integrazione tra i servizi sanitari territoriali
e i Comuni": è quanto ha afferato in sintesi, l'assessore alla
Salute e al Welfare della Regione Umbria, Luca Coletto, nel suo
saluto ai partecipanti al laboratorio "La promozione della
salute in un'ottica di comunità", organizzato a Villa umbra per
costruire un percorso con le reti locali finalizzato al
contrasto del disturbo da gioco d'azzardo.
"L'esperienza della pandemia e le misure di isolamento
adottate necessariamente per contenere il contagio Covid - ha
detto l'assessore, secondo quanto riferisce una nota della
Regione - hanno avuto inevitabilmente un impatto anche su
fenomeni come il gioco d'azzardo e gli effetti andranno
analizzati con attenzione per rimodulare gli interventi in
maniera efficace. Anche se l'Umbria si attesta per la raccolta
su rete fisica sotto la media nazionale, non bisogna trascurare
che dal 2017 il dato si attesta oltre 1 miliardo di euro l'anno.
Inoltre la cosa che più desta preoccupazione è che chi incorre
più facilmente in forme di gioco patologico appartiene a fasce
vulnerabili sotto il profilo socio economico. L'insieme di
questi fattori - ha aggiunto - ha dato ancor più evidenza della
centralità del territorio quale contesto elettivo in cui
'leggere' in maniera realistica e completa i problemi e i
bisogni dei cittadini per poi articolare una risposta
trasversale".
Questo percorso di integrazione in Umbria si è concretizzato
in prima battuta - prosegue la nota - in un accordo tra la
Regione e Anci Umbria per garantire un coordinamento operativo e
perseguire una diffusione e una omogeneità degli interventi in
tutto il territorio, nonché un costante supporto alle attività
in capo ai Comuni.
L'iniziativa di oggi si inserisce quindi in questo percorso e
il Piano rivolto al gioco d'azzardo propone interventi non
focalizzati esclusivamente e in maniera settoriale sul fenomeno
in senso stretto, ma in gran parte trasversali a diverse aree
tematiche.
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