La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore alle Infrastrutture e Protezione civile Enrico
Melasecche, ha approvato i criteri e le modalità per la
concessione ai comuni umbri di un contributo per la redazione,
l'ampliamento e l'aggiornamento dei piani di eliminazione delle
barriere architettoniche (Peba).
Alle amministrazioni comunali Comuni è infatti affidato il
compito di redigere i piani degli interventi destinati al
superamento delle barriere "architettoniche" in edifici
pubblici, privati ad uso pubblico, con l'obbligo di
accessibilità anche a tutti gli spazi urbani (strade, piazze,
parchi, giardini, arredo urbano, parcheggi, trasporto pubblico,
ecc.).
"La Regione - spiega l'assessore - intende ampliare le
iniziative e misure, dirette e indirette, volte al sostegno
delle persone con disabilità. Ed al fine di garantire uno
strumento di mappatura e intervento nelle situazioni di
impedimento, rischio od ostacolo per la fruizione di edifici e
spazi pubblici da parte di persone con disabilità motorie,
visive od uditive, si ritiene necessario sostenere i Comuni
dell'Umbria attraverso contributi per la redazione,
l'ampliamento e l'aggiornamento dei Piani. Si è disposta così
l'attivazione di un bando pubblico con procedura valutativa a
sportello, ai fini della individuazione dei Comuni beneficiari e
dell'assegnazione delle risorse disponibili. Il Servizio opere e
lavori pubblici della Regione Umbria provvederà all'approvazione
e alla pubblicazione del Bando. L'ammontare complessivo dei
contributi da assegnare non potrà superare, per l'anno 2022, la
somma di 150.000 euro. Ma con l'espletamento delle procedure
previste dal Bando sarà anche redatta una graduatoria degli
interventi ammessi e di quelli ammissibili ma non immediatamente
finanziabili per carenza di risorse (lista di riserva). La lista
di riserva resterà valida fino al 31 dicembre del 2024 e, a
sostegno degli interventi ivi individuati, si potrà provvedere a
valere su ulteriori risorse eventualmente resesi nel frattempo
disponibili sul bilancio regionale. Il contributo non potrà
superare l'80 per cento del costo da sostenere da parte dei
Comuni con popolazione pari o inferiore ai 5.000 abitanti e il
60 per cento per quelli con popolazione superiore ai 5.000
abitanti. Il contributo in favore di ogni singolo Comune non
potrà superare il limite massimo di 10.000 euro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA