Per la presidente della Giunta
regionale, Donatella Tesei, gli intendimenti dell'esecutivo
"sulla necessità e la volontà di costruire un nuovo ospedale a
Terni sono evidenti e trasfusi in atti". Parole arrivate in
Assemblea legislativa dove è stata discussa un'interrogazione a
risposta immediata sugli "Intendimenti della Giunta sul nuovo
ospedale di Terni", presentata da Fabio Paparelli, Pd, e Thomas
De Luca, M5s.
"A Terni - ha spiegato Tesei - abbiamo trovato l'ospedale
più vecchio dell'Umbria. Nei lunghi anni dei precedenti governi
si sono edificati nuovi ospedali in Umbria, ma non si è mai
pensato ad edificare il nuovo ospedale di Terni. Per quello di
Terni non c'era neanche un progetto, nessun finanziamento
pubblico, né stanziato, né immaginato. Questa Giunta ha prima
riprogettato l'ospedale di Narni-Amelia, poi lo abbiamo
finanziato attraverso il Dpcm (Governo Draghi) a valere sui
fondi Inail; poi si sta portando all'appalto dei lavori da parte
di Inail, il tutto per non disperdere denaro pubblico
precedentemente speso e per creare un ospedale che possa fungere
da succursale per la lunga degenza e comunque che possa operare
in sintonia ed in stretta sinergia con l'ospedale di Terni. In
questo processo abbiamo costruito un quadro esigenziale del
nuovo ospedale di Terni ed abbiamo varato un piano regionale che
lo porta a 562 posti letto. Nell'ambito dello sviluppo della
progettualità abbiamo attuato e programmato interventi
sull'attuale ospedale per 52,4 milioni di euro, risorse
indispensabili per far funzionare al meglio la struttura,
trovata al collasso, come l'ha lasciata chi ci ha preceduto.
Queste risorse possono essere valorizzate anche per il futuro:
miglioramento sismico, antincendio, ristrutturazione pronto
soccorso, endoscopia unica, unità farmaci antiplastici,
ristrutturazione della pediatria, piazzola per l'elisoccorso.
Abbiamo poi appostato 116 milioni di euro per la realizzazione
del nuovo ospedale di Terni, risorse che restano disponibili per
tutte le alternative progettuali, per le quali restiamo
assolutamente aperti. Le precondizioni, però, quelle di avere
denaro sufficiente, un terreno adeguato, un progetto, oltre alla
valutazione delle tempistiche che non rappresentano una
variabile indipendente. Un nuovo ospedale da circa 300 milioni
di euro comporta la necessità di predisporre un progetto, il cui
costo, sempre con risorse pubbliche da trovare, si aggira sui 30
milioni di euro. Per questo le alternative restano due: la
valutazione del project financing che è arrivato e a cui siamo
tenuti per legge a fare la disamina e dare risposte; la seconda
ipotesi è tentare il percorso Inail che vuol dire non poter
realizzare il nuovo ospedale nell'attuale sito. L'altro tema che
ci dobbiamo porre è come valorizzare l'attuale sito, affrontando
i lavori di demolizione, di riqualificazione, investendo
ulteriori risorse pubbliche in progettualità ed opere e
cambiando il profilo della città. L'unica cosa che dobbiamo
evitare e che si ripeta un'azione 'Monteluce bis', cioè uno
scempio. Bisogna poi individuare se c'è a Terni un terreno
pronto all'uso, da acquistare, per sviluppare lì una
progettualità per la quale necessario trovare circa 30 milioni
di euro. Voglio sottolineare che ogni scelta deve scaturire da
un'attenta valutazione di tutte le situazioni. Solo a questo
punto (disponibilità del terreno, del progetto, con le relative
risorse necessarie per realizzarlo) si potrebbe proporre ad
Inail di intervenire acquisendo il terreno e finanziare
l'ospedale da circa 300 milioni di euro che comporta il
pagamento dei relativi interessi. A valle di tutto ciò occorre
attendere il Dpcm per il finanziamento ed arrivare all'appalto
dei lavori. Bisogna dire ai cittadini umbri e ternani in
particolar modo quali sono i tempi delle procedure e quali sono
le esigenze di un ospedale come quello di Terni che è il più
vecchio di tutta la rete ospedaliera regionale e che deve invece
assolvere a ruoli di grande rilevanza. Rispetto alla valutazione
del project, ricordo che per le normative attuali, l'operatore
economico privato è libero di proporre alle pubbliche
amministrazioni la realizzazione in concessione di lavori o
servizi. L'Ente concedente ha 90 giorni per valutarne la
fattibilità. Rispetto alla scelta di affidare la valutazione del
project alla Direzione del Governo del territorio rimando a
quanto contenuto in una specifica Dgr 137 dello scorso 21
febbraio, anche con particolare riferimento al fatto che
l'ufficio tecnico dell'Azienda ospedaliera di Terni non è
stazione appaltante qualificata per certi importi e comunque non
ha internamente un pool interdisciplinare di tecnici in grado di
esaminare un'opera così complessa. Con determinazione
direttoriale dello scorso 4 marzo è stato costituito il gruppo
di lavoro che avrà il compito di esaminare la fattibilità del
project ed è costituito da sei dirigenti pubblici di cui uno
nominato dall'Azienda ospedaliera ed uno ciascuno dalle cinque
direzioni regionali. In merito alla scelta del sito, dove
costruire il nuovo ospedale, la Giunta regionale con propria Dgr
dello scorso 8 novembre 2023 ha chiesto alla direzione governo
del territorio di redigere il documento di fattibilità delle
alternative progettuali che tengano conto, in modo assolutamente
oggettivo e certo di tutte le ipotesi contemplate. Noi siamo
aperti a tutte le situazioni. Oggi abbiamo il dovere di
esaminare il project presentato e portare a termine la disamina
esclusivamente secondo le norme di legge in materia".
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