E' stato del 15,1% il calo dei
consumi in Valle d'Aosta nel 2020, l'anno della pandemia,
secondo un report dell'ufficio studi di Confcommercio. Ha fatto
peggio solo il Veneto (-15,3%). A livello pro capite, la spesa
nella regione alpina è stata di 24.073 euro: pur restando la più
alta tra le regioni italiane, in un anno ha subito una
diminuzione di 4.074 euro (media italiana di 2.044 euro), mentre
per il 2021 la previsione è di una crescita di 1.455 euro (613).
"Il dato meno sconfortante appartenente alla Valle d'Aosta -
commenta Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle
d'Aosta - e che si contrappone alla linea generale di profonda
sofferenza si registra nella 'quasi' tenuta del turismo"
straniero, con i loro consumi calati del 6,9%, pari a una spesa
di 32 milioni di euro. "Tale risultato - aggiunge Dominidiato -
è legato alla stagione turistica invernale 2020 parzialmente
compromessa (a gennaio e febbraio 2020 gli impianti erano aperti
ed hanno accolto turisti italiani e stranieri). La stagione
estiva 2020 è stata all'insegna della ripresa e della
'riscoperta' della montagna e tale fattore ha inciso
positivamente sull'andamento turistico delle nostre località".
"Auspichiamo per la stagione alla porte - conclude - sensibili
progressi verso il ritorno alla normalità nonostante la
situazione ancora difficile. Le progressive riaperture ed i
timidi segnali di ripresa rappresentano un positivo segnale al
recupero".
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