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In Valle d'Aosta censiti 109 alberi monumentali

In Valle d'Aosta censiti 109 alberi monumentali

Quasi tutti si trovano fuori dal capoluogo regionale

AOSTA, 04 maggio 2024, 13:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Valle d'Aosta, tra tutte le regioni italiane, è quella in cui è più forte il binomio piccoli comuni (quindi al di sotto dei 5.000 abitanti) e alberi monumentali. Crescono, infatti, nei 73 piccoli comuni valdostani la quasi totalità delle piante monumentali valdostane, ovvero 107 sulle 109 censite in tutta la Regione.
    Il dato è contenuto nel rapporto 'Piccoli comuni e alberi monumentali 2024', presentato a Roma e realizzato dalla Fondazione Symbola in collaborazione del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste con altri enti, tra cui la Coldiretti.
    Il volume annovera tra i monumenti verdi della Valle d'Aosta i 16 larici di Challand-Saint-Victor, insieme ai 16 che formano il bosco di protezione di Arolla a Valgrisenche e i sette larici del bosco di Bien, nella Valsavarenche.
    E' stimata intorno ai 500 anni l'età dell'esemplare di larice secolare, localmente chiamata anche brenva foula, quercia matta in patois, che cresce a Bionaz, su un pendio scosceso lungo il sentiero che porta dal rifugio Prarayer al rifugio Aosta. A Donnas sono invece segnalati due platani di quasi 400 anni, lungo via Roma, che crescono a soli tre metri l'uno dall'altro mentre ad Aosta, nella piazza davanti alla Collegiata di Sant'Orso Orso, cresce il tiglio maestoso di quasi 500 anni divenuto simbolo della città.
    "L'agricoltura gioca in tutto il paese un ruolo sempre più centrale nella protezione dell'ambiente, assicurando una costante manutenzione del territorio, una salvaguardia del paesaggio, e porta avanti un'azione di difesa della bellezza di cui gli alberi monumentali rappresentano senza dubbio un patrimonio inestimabile, anche in chiave turistica", commentano Alessia Gontier ed Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d'Aosta.
   

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