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Slow Food, finite le proteste i problemi dei contadini sono rimasti

Slow Food, finite le proteste i problemi dei contadini sono rimasti

"La risposta non è nelle soluzioni proposte da governo e e Ue"

TORINO, 27 marzo 2024, 18:01

Redazione ANSA

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Slow Food, finite le proteste i problemi dei contadini sono rimasti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Finita la fase calda delle proteste nelle piazze, "i veri problemi dei contadini sono rimasti sul tavolo". E' l'osservazione di Slow Food, che critica le proposte del governo italiano e della Ue.
    "Le proteste dei trattori hanno perso la foga iniziale.
    Riaffiorano qua e là, dando l'idea di essere generate ad hoc, ma i problemi veri, quelli che hanno radici profonde, restano - dice Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia - La risposta non è nelle soluzioni proposte dalla politica italiana e dall'Europa, entrambe funzionali alle prossime elezioni più che al futuro dell'agricoltura. Il tema è complesso, ma un dato è certo: l'abolizione delle limitazioni sull'uso dei pesticidi e dell'obbligo di lasciare una piccola parte dei terreni a riposo non sono la strada giusta. Serve una strategia complessiva, - prosegue la direttrice di Slow Food Italia - che prenda in considerazione tutti gli aspetti relativi alla produzione di cibo: la situazione economica e sociale della maggioranza dei contadini (di piccole e medie dimensioni), la fertilità del suolo, la salubrità dell'acqua e dell'aria, la salute dei consumatori e la crisi climatica. Il nemico non è il Green Deal, ma una politica miope che finanzia gli agricoltori sulla base della quantità di ettari coltivati, sostenendo un modello intensivo che compromette il suolo e non sopravvive senza sovvenzioni pubbliche".
   

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