L'Enoteca d'Italia non sarà uno spazio fisico, spiega Garrone, ma sarà la porta per il Metaverso del Made in Italy.
"La sede sarà in ogni azienda vitivinicola - aggiunge - selezionata da un comitato di esperti e dai consumatori con criteri non commerciali ma legati essenzialmente alla sostenibilità aziendale". L'obiettivo è quello di preservare i prodotti nella loro originalità, salvaguardandoli dall'uso eccessivo dei prodotti chimici con la Gran Carta dei Vini Sostenibili. "Un non-fungible token - osserva Garrone - per cui le aziende manterranno la proprietà delle etichette, che diventeranno patrimonio digitale".
Tanti i servizi che l'Enoteca offrirà alle aziende vitivinicole che ne faranno parte. "In primo luogo una assistenza nella comunicazione, per una effettiva integrazione nell'economia digitale - sottolinea Garrone - Proporremo inoltre che il made in Italy diventi un brevetto mondiale, accessibile solo alle aziende davvero italiane, per evitare alterazioni economico-finanziarie e nella qualità dei prodotti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA