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Un anno di politica in Emilia-Romagna

Dal cappotto centrosinistra alle grandi manovre per le politiche

(ANSA) - BOLOGNA, 27 DIC - La politica dell'Emilia-Romagna nel 2021. * COMUNALI: CENTROSINISTRA FIBRILLA, MA POI FA CAPPOTTO Il 3 e 4 ottobre si sono svolte le elezioni comunali: il centrosinistra ci è arrivato con non poche fibrillazioni, ma alla fine ha compiuto la missione di vincere al primo turno nelle tre città capoluogo. A Bologna Matteo Lepore è passato dalle primarie contro Isabella Conti prima di raccogliere l'eredità di Virginio Merola, mentre a Rimini l'investitura di Jamil Sadegholvaad è arrivata dopo un lungo dibattito. Più tranquilla la situazione a Ravenna dove è arrivata la conferma del sindaco uscente Michele de Pascale.
    * A BOLOGNA LEPORE PASSA DALLE PRIMARIE CONTRO ISABELLA CONTI Il 2021 della politica bolognese è stato contrassegnato dalle elezioni, ma soprattutto dalle primarie che il 20 giugno hanno visto prevalere Lepore, con circa il 60% dei consensi, sulla sindaca di San Lazzaro Isabella Conti, lanciata da Matteo Renzi e poi sostenuta da una fetta del Pd, con una feroce polemica interna al partito. Alle comunali Lepore ha prevalso con oltre il 60%: nella sua squadra Emily Clancy, vicesindaca, e il leader delle sardine Mattia Santori. "Vogliamo essere la città più progressista d'Italia", è il mantra del sindaco.
    * A RIMINI ARRIVA SADEGHOLVAAD, 'SINDACO COL NOME STRANO' Dopo il decennio di Gnassi, Rimini incorona sindaco "l'assessore col nome strano". Jamil Sadegholvaad, nato e cresciuto a Rimini da un padre iraniano che, come molti, ha incontrato l'amore sulle spiagge della riviera romagnola, ha vinto senza passare dal ballottaggio. Ma il percorso per arrivare alla sua investitura è stato lungo e faticoso, con dibattiti e strappi, conclusi con la decisione di Emma Petitti, presidente del consiglio regionale, di rinunciare alla propria corsa e sostenerlo.
    * DUE FERRARESI NELLA SQUADRA DI GOVERNO DI MARIO DRAGHI Il 13 febbraio è nato il governo di Mario Draghi e l'Emilia-Romagna ha confermato la propria rappresentanza di due ministri: al posto di Paola De Micheli, titolare delle Infrastrutture, è arrivato l'ex rettore dell'Università di Ferrara Patrizio Bianchi al ministero delle Infrastrutture.
    Ferrara si è così trovata con una doppia rappresentanza nell'esecutivo, con il confermato Dario Franceschini alla Cultura. Nominate anche due sottosegretarie: la modenese Maria Cecilia Guerra all'Economia e la bolognese Lucia Borgonzoni, sempre alla Cultura.
    * BONACCINI E LA REGIONE FRA COVID E INFRASTRUTTURE L'emergenza Covid e la campagna vaccinale sono state, anche per il 2021, l'impegno principale della Regione Emilia-Romagna, guidata da Stefano Bonaccini, che nel frattempo ha lasciato la carica di presidente della Conferenza delle Regioni in favore del friulano Massimiliano Fedriga. I principali dossier sono passati dalle mani dell'assessore alla Salute Raffaele Donini, che coordina anche i colleghi delle altre regioni. Nella maggioranza, però, si è aperta anche qualche fibrillazione sui temi di infrastrutture e trasporti.
    * LE GRANDI MANOVRE DEI PARTITI VERSO LE ELEZIONI POLITICHE In attesa dell'elezione del presidente della Repubblica e di capire, di conseguenza, se la legislatura arriverà alla sua scadenza naturale o se nel 2022 ci saranno le elezioni anticipate, sono cominciate le grandi manovre nei partiti. Con la complicazione che, dopo il referendum costituzionale, i posti per i deputati e i senatori saranno molti meno e quindi la definizione delle liste sarà ancora più delicata. Per il Pd se ne occuperà Luigi Tosiani che, dopo le elezioni, si è trasferito dalla segreteria bolognese a quella regionale.
    * CENTRODESTRA AL PALO NELLE CITTÀ, FDI PUNTA AL SORPASSO Il centrodestra gira a vuoto alle Comunali, con i candidati che non riescono neanche ad accedere al ballottaggio. A Bologna non sono mancate le polemiche per la scelta di candidare il civico Fabio Battistini, che poi ha lasciato il proprio seggio in consiglio comunale. Ai ballottaggi, poi, sono arrivate sconfitte anche a Cento, Finale Emilia e Pavullo, dove la coalizione governava. L'attenzione però è adesso tutta sulle prossime politiche dove Fratelli d'Italia (guidato da Galeazzo Bignami) punta al sorpasso sulla Lega.
    * I TRAVAGLI DEL M5S, CHE PERDE ANCHE L'ULTIMO COMUNE I travagli del Movimento 5 Stelle a livello nazionale, coinvolgono anche l'Emilia-Romagna: a Bologna si è schierato al fianco di Matteo Lepore, con lo storico esponente Max Bugani che entrato in giunta. Nel Riminese, invece, hanno scelto la corsa solitaria con risultati piuttosto deludenti. Il M5s ha perso anche l'ultimo comune della Regione nel quale governava, ovvero Cattolica dove il sindaco uscente Mariano Gennari è stato sconfitto al ballottaggio dalla candidata del centrosinistra Franca Foronchi.
    * L'ULTIMO BALLO DI PIZZAROTTI NELLA 'PICCOLA CAPITALE' PARMA E' stato il primo sindaco eletto dal Movimento 5 Stelle, poi uno dei primi grandi espulsi: Federico Pizzarotti si appresta a concludere il suo secondo mandato come sindaco di Parma. Entrato nell'orbita della coalizione di centrosinistra, archivia un mandato caratterizzato da importanti scelte sull'ambiente, ma anche dalla scelta della città come Capitale italiana della cultura, con un cartellone funestato dall'emergenza Covid, e prorogato eccezionalmente per due anni. Adesso proverà a ritagliarsi un ruolo a livello nazionale.
    * I NO VAX DALLE PIAZZE ENTRANO NELLE ISTITUZIONI Dalle piazze all'aula del consiglio comunale: esponenti no vax sono infatti riusciti a eleggere un consigliere, superando l'impegnativo sbarramento del 3%, a Rimini e sfiorando l'impresa a Ravenna, dove si erano presentati con un candidato sindaco. Il risultato è arrivato soprattutto sulla scia delle tante manifestazioni che si sono svolte in molte città dell'Emilia-Romagna per contestare la decisione del governo di istituire il Green pass. A Rimini Matteo Angelini è diventato consigliere, prendendo il 4,1%, oltre 2.500 voti. (ANSA).
   

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