"Nessun altro artista ha mai potuto
vantare né può oggi vantare d'aver frequentato sotto il loro
stesso tetto due futuri pontefici da giovinetti, Leone X e
Clemente VII, di aver servito sette papi, di aver intrattenuto
rapporti diretti con mecenati della grandezza di Lorenzo il
Magnifico e dei reali di Francia". Lo ha detto Crisina Acidini,
a Genova, alla pre-apertura della mostra 'Michelangelo divino
artista' in programma dal 21 ottobre al 14 febbraio a Palazzo
Ducale di Genova. 139 le opere in esposizione di cui 60
originali provenienti dal caveau di Casa Buonarroti, con
percorsi intorno all'artista a Genova, Savona e Albissola. La
rassegna è stata curata da Acidini, Elena Capretti e Alessandro
Cecchi, organizzata dalla Fondazione per la cultura Palazzo
Ducale e dall'associazione culturale MetaMorfosi. In mostra
dalla prima scultura in marmo probabilmente realizzata da
Michelangelo, la Madonna della Scala, che si pensa abbia
scolpito a 16 anni, fino all'ultima opera forse a cui ha messo
mano, un commovente piccolo crocifisso in legno non finito, che
avrebbe voluto regalare all'amatissimo nipote Leonardo.
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