Ottant'anni ininterrotti di storie,
avventure, creatività, sogni: Milano celebra, fino al prossimo
30 gennaio, la casa editrice che dei fumetti ha fatto una vera e
propria epopea, la Sergio Bonelli Editore, dai cui autori sono
nati grandi comics come Tex, Zagor, Dylan Dog, Martyn Mystère,
Dampyr e molti altri eroi di carta. Un percorso cronologico,
dagli albori fino ai prossimi prodotti, con l'ingresso
nell'animazione, è esposto nella mostra ospitata dalla Fabbrica
del Vapore, con la partnership del Comune di Milano e di
Comicon.
"Sin dalle origini, il nome Bonelli è stato sinonimo di
avventura - si legge nell'esposizione - Tre generazioni di
editori hanno trasformato il fumetto da artigianato a Fabbrica
dei Sogni. Il capostipite Gianluigi Bonelli, l'erede Sergio con
la madre Tea e, oggi, il nipote Davide, insieme a centinaia di
collaboratori, hanno portato in edicola, in fumetteria e in
libreria oltre duecento testate".
Una "straordinaria produzione" alla cui base non poteva che
esserci una straordinaria vita: quella del fondatore, Gianluigi
Bonelli, talmente affine, caratterialmente, al suo 'Tex Willler'
da immedesimarcisi quasi completamente, come ricorda Gianni Bono
in 'Tex sono io', la biografia narrata del mitico fondatore
della società: "Non capitava spesso e non succedeva con tutti
ma, a volte, Gianluigi Bonelli raccontava di sé. Di come Tex, il
suo figlio letterario prediletto, avesse finito per
somigliargli. O viceversa". Prova ne sono quell'Audace, primo
personaggio di Casa Bonelli, uscito nel gennaio del 194, pugile
dal grande cuore, guarda caso come il fondatore, appassionato
boxeur, con una giovinezza intrisa di scorribande e mille
mestieri. Le sue prime opere poggiavano sulle grandi storie di
Dumas, London, Salgari, e per la sua creatura più famosa,
Bonelli ha avuto come modello di riferimento il cinema western
statunitense ma senza mai cadere in quella distorsiva
demonizzazione dei nativi tipica della propaganda hollywoodiana.
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