(ANSA) - NAPOLI, 5 MAG - Non solo mini bond e i piani
individuali di risparmio (Pir) "che si stanno dimostrando
strumenti utili", come sottolinea il ministro dell'Economia Pier
Carlo Padoan. Il governo ora guarda con interesse allo strumento
del private equity per favorire lo sviluppo delle imprese
meridionali. E per questo - su iniziativa di Confindustria -
oggi ha incontrato 11 fondi d'investimento e 40 imprese
provenienti da tutto il Mezzogiorno per fare il punto sulle
opportunità dello strumento che consente agli investitori
istituzionali di rilevare quote di società o di sottoscrivere
nuove azioni immettendo capitale fresco nelle piccole e medie
imprese.
A Napoli, nella sede dell'Unione Industriali, si sono riuniti
da un lato l'Esecutivo con Padoan, il ministro della Coesione
Territoriale Claudio De Vincenti e il sottosegretario allo
Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto; dall'altro 11 fondi
d'investimento (tra gli altri Banca Promos, Invitalia ventures,
Permira, Simest, Pm Partners), e quaranta imprese (24 campane, 6
dalla Sicilia, 4 pugliesi, 3 dalla Calabria e dalla Basilicata).
A fare da padrone di casa il numero uno di Confindustria
Vincenzo Boccia.
Più di due ore di dialogo per capire le opportunità offerte
dallo strumento. Alla fine è Padoan a tirare le somme: "Ho avuto
modo di verificare che gli strumenti messi in campo dal governo
in questi anni per facilitare la crescita delle imprese, la
semplificazione e la capacità di innovazione sono risultati
utili. E' questo è motivo di incoraggiamento ad andare avanti".
Misure "che non guadagnano le prime pagine ma che stanno
costituendo un'infrastruttura finanziaria e di governance. E
questo significa che abbiamo l'opportunità di trasformare questa
ripresa della crescita, che si vede, da ripresa ciclica a
ripresa strutturale".
Padoan ha riconosciuto anche "la grande vitalità delle
imprese che operano nel Sud e gli interessi che queste imprese
hanno per gli investitori istituzionali". Boccia ha sottolineato
il valore simbolico della scelta di Napoli come prima tappa di
un percorso: "Si riparte dal Mezzogiorno - ha detto - . Oggi
viene da Napoli l'idea di una nuova competitività in cui governo
e imprese fanno sistema per far ripartire il Sud". La cui
crescita - ha evidenziato De Vincenti - serve a tutto il Paese.
Lo stesso De Vincenti ha ricordato come il lavoro per i giovani
sia una priorità per il governo indicando "nel 2017 l'anno della
svolta". L'impegno per internazionalizzare le imprese del Sud è
stato ribadito dal sottosegretario Scalfarotto: "I risultati
stanno arrivando - ha detto - già l'anno scorso l'export al Sud
ha fatto registrare un +8%".(ANSA).