(ANSA) - POTENZA, 24 MAG - Nel 2021 il turismo in Basilicata
è cresciuto del 12,6 per cento "sul totale delle camere vendute
rispetto al 2020", facendo segnare "la ripresa" del settore, nel
quale "la multistagionalità inizia ad essere un fattore concreto
e vincente, sia nelle strutture ricettive che nel mercato
privato": sono i dati che emergono da una ricerca svolta
dall'Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) per la
Camera di commercio della Basilicata.
La ricerca spiega che "il 2022 si prospetta un anno di
ulteriore crescita, con un evidente fattore di multistagionalità
dei flussi turistici e con previsioni sulle prenotazioni di
alloggi privati che mostrano un chiaro segnale di avanzamento
rispetto all'anno passato, con variazioni significative nel
periodo primaverile. L'andamento stimato, infatti, registra il
picco di variazione ad aprile (+357,8 per cento rispetto alle
prenotazioni del 2021), superando il trend di crescita
nazionale. L'indagine mette in luce che i flussi turistici
avranno un trend generale ben distribuito durante tutto l'anno:
luglio e agosto mostrano valori molto alti, ma anche in
primavera e in autunno l'occupazione delle camere è mediamente
più alta rispetto alla media italiana, grazie alla presenza di
località molto attrattive (Vulture, i Sassi di Matera,
Castelmezzano e Pietrapertosa, il Parco Nazionale del Pollino).
Un interesse che si riscontra anche rispetto alle ricerche
online: il trend delle ricerche svolte dagli italiani tramite
Google, in merito al far vacanza in Basilicata, mostra una loro
maggior fiducia sulla possibilità di viaggiare nei prossimi mesi
alla scoperta dei grandi tesori lucani. A gennaio e febbraio
2022 si è registrata una crescita più che raddoppiata rispetto
allo stesso periodo del 2021".
Secondo Isnart, si tratta di un "beneficio enorme per una
filiera che in Basilicata può contare su poco più di cinquemila
imprese registretate a fine 2021 e 16 mila addetti".
I turisti che visitano la Basilicata provengono in prevalenza
da altre regioni "e fanno vacanze all'insegna di cultura e
natura": la spesa media giornaliera nel 2021 "ha registrato un
aumento significativo rispetto ai tempi pre-pandemia
incrementandosi da 56,1 euro a 76,1 euro a fronte dei 73 euro di
media nazionale, confermando la qualità del prodotti/servizi
turistici offerti dalla regione. Diminuisce, al contrario, la
spesa media giornaliera sostenuta per l'alloggio; dato che
riflette la caratteristica di una domanda turistica regionale
prevalentemente escursionistica e di prossimità con al più una
notte di pernottamento".
Ad ogni modo, la ricerca ha rilevato il permanere di
"difficoltà di gestione" per le imprese turistiche lucane:
"Oltre la metà degli imprenditori stima perdite di bilancio a
fine 2021 (meno 10,3 per cento dei ricavi), al di sopra della
media Italia. Solo uno su dieci stima utili di fine esercizio".
(ANSA).