Terremoto: 39.187 edifici da ricostruire o riparare
74.233 mila unità immobiliari di tipo residenziale o produttivo

(ANSA) - ANCONA, 03 MAR - A fronte della necessità di avere
un quadro realistico della spesa necessaria e di programmare le
attività della ricostruzione, nel 2021 è stato realizzato il
censimento puntuale degli immobili resi inagibili dal sisma per
i quali non era stata ancora presentata la richiesta di
contributo. Ai proprietari - come viene ricordato nel report
annuale 2021 redatto dalla Struttura che fa capo al commissario
straordinario per la ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini
- è stato chiesto di esprimere formalmente una Manifestazione di
volontà a richiedere il contributo sisma, a pena di decadenza
del contributo stesso. Alla scadenza del termine del 15 dicembre
2021, sono risultate pervenute e protocollate 28.186
"prenotazioni" della richiesta di contributo per la riparazione
o la ricostruzione di 39.187 edifici, per un totale di 74.233
mila unità immobiliari di tipo residenziale o produttivo. La
spesa potenziale complessiva, calcolata sulla base del livello
di danno, dei costi convenzionali al metro quadro e delle
eventuali maggiorazioni del contributo spettanti in relazione
alle caratteristiche dell'intervento, è pari a 12,9 miliardi di
euro. Le istanze presentate in Abruzzo sono state 3.231 ed hanno
riguardato 4.448 edifici, per un costo stimato di 1,38 miliardi
di euro; nel Lazio 2.713, per 5.365 edifici e 1,5 miliardi;
nelle Marche 18.848, per 25.222 edifici e 8,6 miliardi; in
Umbria 3.394 per 4.152 edifici e 1,3 miliardi di contributi
stimati. Tutti gli edifici per i quali sono stati prenotati i
contributi hanno danni gravi, e nella maggior parte dei casi
gravissimi. Il comune del cratere dove si registra il maggior
numero di manifestazioni di volontà è Amatrice, con la
prenotazione di contributi per 3.047 edifici e 803 milioni di
euro, seguita da Arquata del Tronto, con 1.862 edifici e un
costo di 522 milioni, Norcia, con 1.602 edifici e 564 milioni di
contributi prenotati, poi Camerino, Tolentino, Accumoli, San
Ginesio, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, Ascoli Piceno,
Acquasanta Terme, Visso. Delle oltre 74 mila unità immobiliari
per le quali è attesa la domanda di contributo, quelle possedute
dai residenti che beneficiano del Contributo di autonoma
sistemazione sono circa 6 mila, mentre sono 1.931 le unità
possedute da chi attualmente risiede in una delle abitazioni
provvisorie realizzate dopo il sisma (Sae), e 821 le unità
immobiliari produttive che fanno capo a cittadini che
beneficiano della delocalizzazione temporanea delle attività.
(ANSA).
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