Terremoto: tra Macerata e Ascoli "cantieri aperti" in 5 siti
progetto "OPHERA", coordinato segretariato regionale MiC Marche

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 12 MAG - Nei due week-end del 28 e
29 maggio e dell'11 e 12 giugno prossimi, l'iniziativa "Cantieri
aperti" segnerà il ritorno 'fisico' in alcuni spazi della
cultura della regione Marche grazie all'apertura al pubblico di
cinque importanti siti di restauro nelle aree colpite dal Sisma
2016: in provincia di Macerata Chiesa e Convento di
Sant'Agostino a Pieve Torina, Chiesa Collegiata di Santa Maria e
Palazzo dei Priori di Visso, Centro storico di Monte San
Martino, e in provincia di Ascoli Piceno Palazzo Saladini di
Rovetini di Ascoli e Castel di Luco ad Acquasanta Terme.
Un'occasione, è stato spiegato oggi nel corso di una
conferenza stampa ad Ascoli, voluta anche per valorizzare il
complesso e certosino processo di restauro dei beni culturali in
atto, nell'ottica secondo cui gli interventi stessi sono forme
di cultura. "Cantieri aperti" è infatti parte integrante del
progetto "OPHERA", coordinato dal segretariato regionale del MiC
per le Marche, selezionato e co-finanziato dalla Commissione
Europea nell'ambito del programma Creative Europe, con la
finalità di restituire i luoghi di valore storico-artistico alla
comunità locale, valorizzandone i siti di restauro anche
attraverso nuove competenze e tecniche digitali. "Le attività
proposte in 'Cantieri aperti' sono pensate in primis per le
comunità locali, ma anche per gli esperti del settore che
potranno approfondire temi e metodi di un iter complesso che
sfiderà le discipline del restauro per molti anni" ha detto
Giovanni Issini soprintendente archeologia, belle arti e
paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
L'assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli ha
sottolineato che "la ricostruzione nasce da una tragedia, ma
deve essere considerata come occasione per valutare la tenuta
del territorio, tenendolo indenne da eventi sismici futuri che
purtroppo è certo che ci saranno".
"Tra gli obiettivi di OPHERA, la condivisione, passo dopo
passo, delle azioni e dei risultati maturati durante il processo
di restauro sul patrimonio culturale danneggiato dal terremoto
del 2016 e allo stesso tempo contribuire alla messa in rete
delle comunità locali con le diverse realtà internazionali", ha
spiegato Maurizio Bilò, segretario regionale Mic Marche. I
professionisti che partecipano al programma sono stati scelti
tramite una call europea indirizzata a giovani operatori
culturali a cui hanno risposto 150 candidati di molti paesi. Tra
questi sono stati selezionati 28 professionisti scelti per
parità di genere, per rappresentanza (otto paesi europei) e per
competenze multidisciplinari. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA