Se le banche pubbliche di sviluppo
vogliono assumere un ruolo di catalizzatrici per la promozione
di investimenti realmente trasformativi a sostegno di
traiettorie di sviluppo sostenibile, "devono uscire dalla loro
comfort zone", con " un coinvolgimento esterno proattivo
all'interno del loro sistema di partner, capitalizzando sia sui
loro servizi finanziari che non finanziari". E' uno dei 4
principi operativi che gli istituti pubblici di sviluppo
dovrebbero seguire nell'identificare meccanismi finanziari
innovativi per sbloccare le risorse necessarie al raggiungimento
degli obiettivi dell'Agenda 2030, secondo quanto è emerso dallo
studio "Financing the 2030 Agenda: An SDG alignment framework
for Public Development Banks" condotto dall'Istituto Affari
Internazionali (Iai) nell'ambito dell'European Think Thank Group
(Ettg) . I risultati sono stati discussi nel corso di un
webinair ospitato da Iai.
Il primo principio riguarda la promozione di una "cultura dello
sviluppo sostenibile" da parte delle banche pubbliche di
sviluppo all'interno delle loro organizzazioni. Per fare ciò,
secondo lo studio, le banche potrebbero ad esempio iniziare a
richiedere qualifiche in aree strategiche di sviluppo
sostenibile al momento dell'assunzione di nuovi esperti
finanziari, e garantire un successivo monitoraggio regolare di
queste competenze. In secondo luogo, c'è bisogno di "una
strategia olistica e di una visione a lungo termine" in
relazione al contributo delle banche allo sviluppo sostenibile
globale. Adottando una strategia robusta o allineando quella
esistente a quanto previsto dall'Agenda 2030, "le banche di
sviluppo sostenibile possono diventare una forza trainante per
gli Sdg". Terzo principio: far penetrare gli Sdg nelle
operazioni interne. "Ciò comporta la costruzione di un processo
interno sistematico e coerente per l'analisi finanziaria con
considerazioni sugli Sdg integrate sia nella fase ex ante
dell'investimento, che in quella ex post. Un tale approccio alla
gestione garantirà che l'allineamento diventi parte integrante
dell'intero ciclo di investimento", riporta lo studio.
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