Si sono già rivolti al premier
Conte in un'occasione, ma poi l'emergenza Coronavirus ha
oscurato ogni altra vicenda. A due settimane dalla scadenza
decisiva, i lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise
(Caserta), impegnati da mesi in una complessa vertenza con
l'azienda che potrebbe portare al licenziamento di 272 addetti
su 630, tornano a farsi sentire dal Governo con un'accorata
lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte, e ai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo
Economico) e Nunzia Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali), che
contiene un'esplicita "richiesta di aiuto" e quasi una preghiera
di "continuare a lavorare".
"A giugno scorso - dicono i lavoratori - la multinazionale
americana ha aperto una procedura di mobilità. Grazie alle
iniziative intraprese nei mesi scorsi, si è ottenuta una proroga
della cassa integrazione che scade il prossimo 23 marzo, data in
cui l'azienda ha già ribadito la volontà di procedere con 275
licenziamenti".
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