"Mio padre ha servito lo Stato sino
in fondo e ha lasciato sensi di colpa diffusi, interrogativi a
cui è difficile dare risposte, perché queste sarebbero scomode".
Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto, ucciso
dalla mafia 35 anni fa a Palermo insieme alla moglie e a un uomo
della scorta, ricorda così suo padre, questa mattina in
Tribunale a Torino in occasione della presentazione del libro
'Dalla Chiesa' di Andrea Galli.
Alla presentazione del volume, tra i tanti ospiti, il
comandante generale dell'Arma, Tullio Del Sette, e il
procuratore di Torino, Armando Spataro. "Dalla Chiesa è stato un
anticipatore: diceva che non bisognava rincorrere mafia e
terrorismo, ma che serviva studiare per anticiparne le mosse",
sottolinea Del Sette. "Dalla Chiesa era un modello di
investigatore unico, da studiare - aggiunge Spataro -. Non
lavorava per la prima pagina, cosa che invece spesso anima i
miei colleghi".
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