Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mazda, una storia di design tra Italia e Giappone

Mazda, una storia di design tra Italia e Giappone

Da concept car MX-81 ad oggi con docufilm 'La forma del tempo'

MILANO, 18 marzo 2021, 16:17

Redazione ANSA

ANSACheck

Mazda, una storia di design tra Italia e Giappone © ANSA/Ufficio stampa Mazda

Mazda, una storia di design tra Italia e Giappone © ANSA/Ufficio stampa Mazda
Mazda, una storia di design tra Italia e Giappone © ANSA/Ufficio stampa Mazda

E' una storia fatta di incontri, automobili e visioni coraggiose del futuro, quella che Mazda ha riassunto nel docufilm 'La forma del tempo'. Nella trama del lungometraggio, firmato dalla regia di Dario Acocella, c'è l'incontro del design italiano con la cura giapponese del prodotto, ma anche quello tra la volontà di innovare e sperimentare con quella di lasciare un segno nella vita di milioni di persone. Il risultato di questi incontri, tra gli altri, è una coppia di autovetture accomunate dalla sigla MX, ovvero la MX-81, futuristica concept car creata da Bertone nel 1981, con la MX-30, prima auto elettrica di serie del marchio.

Ed è proprio dalla voglia di riscoprire la storia della futuristica MX-81 che è nato il progetto cinematografico e di ricerca. Quel ponteideale costruito tra Italia e Giappone ha origini lontane, nel 1960, con l'arrivo in Italia di Hideyuki Miyakawa, e con il suo incontro al Salone dell'automobile di Torino con Giorgetto Giugiaro, che all'epoca, poco più che ventenne, è già a capo del design di Bertone. Allora i due non potevano sapere che quello sarebbe stato il primo passo di un lungo percorso. Al salone di Torino Miyakawa conosce anche una giovane donna, Maria Luisa 'Marisa' Bassano, che lavora come interprete dal giapponese ed è appassionata di automobili, di cui si innamora. Miyakawa viene "adottato" dalla famiglia Bassano, tanto da essere accolto in casa anche quando Marisa parte per un viaggio studio, che aveva precedentemente organizzato, a Hiroshima. Nel 1961 Miyakawa va trovarla e, grazie alle conoscenze personali della famiglia che sta ospitando la ragazza, incontra Tsuneji Matsuda, presidente di Mazda e figlio del fondatore Jujiro. I due iniziano a parlare dell'importanza del design per l'industria automobilistica giapponese, ponendo le basi per l'influenza di Miyakawa sull'azienda.
    Nel frattempo Hideyuki e Marisa si fidanzano, per poi sposarsi l'anno successivo. Non ci mettono molto a tornare a Torino, per questioni affettive ma anche perché ai tempi è la sede delle prime tre carrozzerie italiane: Bertone, Ghia e Pininfarina.
    Insieme, la coppia inizia a fare da intermediario tra quegli studi di design e le case automobilistiche giapponesi. È esattamente quello che Mazda, alla ricerca di modi per distinguere le sue imminenti autovetture, sta cercando. Matsuda invia un designer dell'azienda in Italia, e la prima collaborazione tra Mazda e Bertone dà vita nel 1963 alla Mazda Familia, un'auto familiare compatta. L'anno dopo segue la versione berlina e, nel 1965, una coupé completa la serie.
    Nonostante sia lontana dall'essere un'auto sportiva estrema, il suo design mette chiaramente in mostra lo stile Bertone, plasmato da un giovane Giorgetto Giugiaro. Anche dopo che Giugiaro si sposta a lavorare per Ghia, la collaborazione tra Mazda e Bertone non si interrompe, tanto che nel 1981 porta al progetto MX-81. Si inaugura una nuova sigla, MX (Mazda eXperimental), destinata alle auto che rappresentano una sfida a creare e fornire nuovi valori senza essere limitate dalle convenzioni.
    La MX-81 viene presentata al Motor Show di Tokyo e viene immortalata nello stesso anno di un celebre servizio fotografico ambientato a Milano, in piazza Duomo, per raccontare iconicamente il dialogo in corso tra tecnologia giapponese e stile italiano. Quando Ikuo Maeda, a capo del design di Mazda, nel 2010 si assume la responsabilità di ripensare e unificare il design del marchio, la collaborazione passata con Bertone e Giugiaro è in prima linea nelle sue riflessioni. "Personalmente amo le auto italiane - ha commentato Maeda - e ne ho possedute molte. L'Italia è il paese migliore per comprendere come si fa una macchina bella. Si integrano con il paesaggio italiano e sono belle quando sono in movimento. Proprio quello che cerchiamo in Mazda con il Kodo design". Il centenario di Mazda e il lancio della nuova MX-30, sono quindi diventate le occasioni, non senza il recupero e il restauro della MX-81 che, a differenza di molti altri prototipi che vengono smaltiti una volta conclusa la fase espositiva, era stata conservata per anni nel magazzino della sede Mazda nel distretto di Fuchizaki. Un restauro che è stato completato in Italia, proprio a Torino, dove tutto è iniziato.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza