(di Mattia Bernardo Bagnoli)
MOSCA - Un palazzetto antico, inizio Novecento, nel cuore di Mosca, completamente ristrutturato e dotato dei più moderni macchinari per cura e diagnostica - ma, soprattutto, animato dell'approccio italiano al benessere e al trattamento sanitario. E' il nuovo policlinico che la GMV - Gruppo Villa Maria - ha aperto lo scorso autunno nella capitale russa e che ora, dopo qualche mese di rodaggio, finalmente sta entrando nella sua fase 'matura'.
Il sistema sanitario, d'altra parte, non è uno dei punti forti della Russia - sebbene permangano delle punte di eccellenza - mentre invece l'Italia finisce puntualmente nelle prime posizioni delle classifiche internazionali. Un patrimonio, quello del 'metodo-Italia', che la GMV, principale gruppo italiano della sanità privata, sta esportando in Europa. E da oggi è pienamente presente nel mercato russo, che per l'appunto guarda sempre più al privato - e al sistema delle assicurazioni - per soddisfare la domanda di cure moderne ed efficaci. "La Russia oggi si sta aprendo al privato e noi siamo in grado di offrire un servizio, sia dal punto di vista sanitario che sociale, di livello internazionale", spiega all'ANSA il presidente di GVM, Ettore Sansavini. Il policlinico della GVM diventa così il primo investimento in Russia di un gruppo italiano del settore, una rarità anche a livello europeo. "Crediamo - aggiunge Sansavini - che qui possa esserci un ritorno imprenditoriale importante e vogliamo dare il nostro contributo: la medicina sta cambiando tutti i giorni e serve innovazione". Il policlinico al momento offre oltre 40 diversi servizi, dalla medicina generale alla ginecologia, grazie a uno staff di 80 persone. Che crescerà sino a raggiungere le 160 unità, una volta arrivati a regime. Presto saranno infatti attivate le Tac e le risonanze magnetiche.
"Forniamo assistenza in italiano, inglese e russo, lavoriamo con tutte le principali assicurazioni a prezzi assolutamente democratici", ha spiegato Antonio Piccoli di GVM Russia illustrando il centro. La clientela russa ha reagito con favore e in pochi mesi il centro ha già raggiunto "il 20% dei volumi" previsti dal piano industriale.
"Oltre alle cure", sottolinea Lucia Magnani, responsabile del programma LongLife, che ha il suo quartier generale presso le Terme di Castrocaro, "noi proponiamo un programma che affianca al classico check-up una formula di benessere, prevenzione e anti-invecchiamento basato sul più rigoroso metodo scientifico: i russi sempre di più cercano un diverso approccio culturale alla sanità e noi siamo in grado di fare la differenza".
Insomma, un 'made in Italy' diverso dalla solita narrazione food&fashion.
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