/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Su Venere una possibile spia della vita VIDEO

Su Venere una possibile spia della vita VIDEO

È la fosfina, prodotta sulla Terra da microrganismi o industrie

15 settembre 2020, 10:49

Davide Patitucci

ANSACheck

Rappresentazione artistica del pianeta Venere (fonte: ESO/M. Kornmesser & NASA/JPL/Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del pianeta Venere (fonte: ESO/M. Kornmesser & NASA/JPL/Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del pianeta Venere (fonte: ESO/M. Kornmesser & NASA/JPL/Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Individuata nelle nubi di Venere una possibile spia della presenza di vita: è la fosfina, o fosfuro di idrogeno, un gas che sulla Terra è prodotto solo industrialmente o da microrganismi in ambienti privi di ossigeno. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, è del gruppo di astronomi dell'Università britannica di Cardiff, coordinato da Jane Greaves. L'impronta della fosfina è stata catturata dal James Clerk Maxwell Telescope (JCMT), alle Hawaii, e dalle antenne Alma dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).



Secondo gli autori dello studio, la fosfina, molecola composta da un atomo di fosforo e tre di idrogeno, si trova nelle nubi di Venere con una bassa concentrazione: solo una ventina di molecole per ogni miliardo. Dopo le osservazioni, gli astronomi hanno verificato se queste quantità potessero derivare da processi naturali non biologici su Venere, come quelli indotti dalla luce solare o nei minerali spinti verso l'alto dalla superficie, vulcani o fulmini. Nessuno di questi fenomeni, però, sottolineano gli esperti, è al momento in grado di produrre abbastanza fosfina. Gli autori hanno, infatti, calcolato che queste sorgenti non biologiche producono al massimo un decimillesimo della quantità di fosfina vista dai telescopi.

Per John Robert Brucato, esobiologo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), "la fosfina ha una sua valenza nella ricerca della vita nello spazio: potrebbe, infatti, essere l'impronta digitale della presenza di qualche microrganismo che in atmosfera venusiana produce la fosfina come scarto. Nell'atmosfera terrestre - aggiunge lo studioso dell'Inaf - la fosfina è tutta prodotta da microrganismi che utilizzano i minerali fosfati, attraverso processi di ossidoriduzione. Questa molecola su Venere dovrebbe degradarsi e sparire velocemente a causa delle condizioni estreme presenti sul pianeta, come una pressione atmosferica molto alta e temperature di oltre 450 gradi in prossimità del suolo. Il fatto di averla trovata suggerisce, quindi, che ci possa essere una produzione continua di fosfina".



Quello che si chiedono adesso i ricercatori è quale sia l'origine di questa molecola. "Potrebbe venire da microrganismi o da processi abiotici, cioè di tipo geologico o geofisico", spiega Brucato. "Ma a oggi non si conoscono processi abiotici da cui potrebbe originarsi la fosfina, per questo la scoperta è interessante. È un po' un campanello d'allarme - conclude - che può suggerire la presenza di qualche forma di vita nell'atmosfera venusiana, dove la temperatura è sensibilmente minore rispetto al suolo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza