Intervenuta in video collegamento il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha sottolineato la "necessità di serrare il comparto e diffondere la conoscenza dei vini italiani ai consumatori Italiani ed esteri, con adeguata tutela della qualità. Non mi sottrarrò - ha concluso - ad alcuna battaglia".
Un evento molto importante per "incentivare l'identità del vino lombardo - ha poi detto Fabio Rolfi, assessore alle politiche agricole della regione Lombardia - per favorire e rafforzare il legame tra vino e ristorazione, che sono parte della stessa filiera. Andare oltre i comparti per vincere insieme". Alla presentazione anche diversi produttori tra cui Beniamino Garofalo (Gruppo Santa Margherita), Giuseppe Salvioni (Consorzio Franciacorta), Riccardo Pasqua (Pasqua Vigneti e Cantine) e Arturo Ziliani (Guido Berlucchi).
"Utilizzare al meglio e a fondo i temi della digitalizzazione dei mercati - ha osservato Garofalo - per competere a livello globale. Il nostro sistema deve raggiungere una dimensione che consenta di competere insieme come soggetto unico. Infine il prodotto, il vino del futuro: dobbiamo comprendere i trend e raggiungere obiettivi di consumo".
Concorda Luca Giavi, direttore consorzio Prosecco Doc che individua la necessità "di una visione di sistema e non di campanile, di un modello europeo più presente e di una strategia di lungo periodo per competere con i mercati degli altri Paesi".
"Alcuni paesi europei danno grandi soddisfazioni - sottolinea Salvioni, - come Svizzera Belgio e Germania". Presenti Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc e Lino Stoppani presidente Fipe.
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